GROSSETO – Un uomo di origine slava è stato arrestato ieri sera alle 23.30 dalla polizia stradale ieri sera. L’auto dell’uomo era stata notata dai poliziotti nella zona industriale di Grosseto nord, nei pressi della rotonda del diversivo mentre procedeva contro mano. Gli agenti hanno acceso i lampeggianti per intimare agli occupanti di accostare, ma per tutta risposta i quattro hanno accelerato imboccando la rampa per poi invertire il senso di marcia e fermarsi di traverso. Tre occupanti sono fuggiti mentre l’autista ha ingranato la marcia puntando verso i poliziotti che hanno sparato in aria alcuni colpi intimidatori. L’uomo, 49 anni, si è dunque fermato ed è stato ammanettato.
All’interno della sua vettura la stradale ha trovato tutto l’occorrente per lo scasso: due mazzuoli da otto chili l’uno, un piccone, una biglia d’acciaio per sfondare i vetri, cacciaviti, tronchesi e uno scanner intercettatore. Un oggetto piuttosto costoso, che poteva essere usato o per inserirsi nelle frequenze della polizia o per parlare senza usare i cellulari, facilmente intercettabili. Un oggetto sino ad ora mai sequestrato in Maremma, e che potrebbe indicare che, dietro i quattro, c’era una vera organizzazione criminale.
La fuga dei tre sodali può fare ipotizzare un appoggio in città o che ci fosse un’altra auto, forse due gruppi distinti ma che operavano assieme per compiere scassi pesanti nella zona industriale o in qualche appartamento, magari avevano intenzione di smurare una cassaforte, o una porta blindata.
Nella notte qualcuno ha anche compiuto un grosso colpo in un appartamento da cui sono stati asportati gioielli per un valore di 50 mila euro. Difficile capire se i due episodi siano collegati.
Intanto questa mattina il giudice ha convalidato l’arresto dello slavo che ha tentato di patteggiare. Il giudice, anche a causa dei suoi numerosi precedenti, lo ha però rinviato a processo. L’udienza è stata fissata al 5 di luglio. In corso le indagini della polizia stradale.