GROSSETO – Il direttivo del sindacato Fipe, Federazione Italiana Pubblici Esercizi, Confcommercio Grosseto si è riunito alla presenza di associati in rappresentanza del settore della somministrazione, come bar e ristoranti del centro del capoluogo grossetano per valutare, ancora una volta, quanto contenuto nel testo del Regolamento per la Tutela ed il decoro del patrimonio culturale e delle attività del centro storico, che stamattina è stato sottoposto al Consiglio Comunale.
All’incontro erano presenti, oltre al presidente Fipe Grosseto Danilo Ceccarelli, il presidente provinciale di Confcommercio Carla Palmieri ed direttore della stessa Associazione di categoria Gabriella Orlando.
L’attenzione era puntata sulla questione della vendita degli alcolici dopo le ore 21.
“Chiariti alcuni dubbi interpretativi – si legge in una nota – in particolare sul fatto che si tratta di un divieto che riguarda, appunto, la vendita e non la somministrazione, è emersa l’intenzione di chiedere all’amministrazione comunale l’applicazione del regolamento dalle ore 23 in poi “al fine di non danneggiare le attività della ristorazione come ad esempio le enoteche e, naturalmente, i ristoranti”, proibendogli di svolgere la loro attività, ovvero di vendere prodotti alcolici anche da asporto ai propri clienti”.
Il direttore Gabriella Orlando ha voluto inoltre precisare di essere intervenuta, in questi giorni, sul tema delle aperture di nuove attività e di aver espresso “la necessità di arginare un fenomeno ormai diffuso in tante città italiane, cioè quello della prolificazione di attività che rischiano di cambiare i connotati storici, culturali e caratteristici del nostro centro storico e quindi di aver lavorato, e concentrato l’attenzione, sul Regolamento per il Decoro del Centro storico e non sul Regolamento di Polizia Urbana, di cui Confcommercio non conosceva i contenuti ed i relativi divieti proposti”.
A tirare le conclusioni, è il presidente Ascom Confcommercio Carla Palmieri: “Ribadiamo che siamo favorevoli all’adozione di un regolamento per il decoro nel centro – commenta Palmieri – anche se consapevoli che il problema della maleducazione e dello scarso senso civico non si argina solo con i divieti”.