SCARLINO – La Rsu della Huntsman Tioxide chiarisce alcuni punti riguardo alla fermata di un forno e alle implicazioni connesse. «La riduzione produttiva comporterà una perdita salariale minima di circa 1000 euro a testa – affermano le Rsu – in questa fase non si è mai parlato di ricorrere agli ammortizzatori sociali ne tantomeno di 30 esuberi in quanto per la RSU e i lavoratori della fabbrica Tioxide di Scarlino nel caso di marcia a 2 linee non si ritiene necessario un cambio organizzativo. Dopo un mese di serrati incontri con la Direzione Aziendale ed assemblee dei lavoratori molto partecipate si è concordato di varare un piano ferie che prevede l’esaurimento delle ferie residue senza stravolgimenti dell’organizzazione del lavoro.»
«Abbiamo ritenuto di lasciare spazi per una discussione complessiva riguardo alla possibilità di maggiori tutele dei contratti atipici e delle ditte appaltatrici della fabbrica di Scarlino – proseguono le Rsu – affinché gli effetti risultino di minor impatto possibile. La riduzione improvvisa della produzione non riguarderà principalmente i siti produttivi di Scarlino e Huelva mentre Calais continuerà a marciare a pieno regime. Per quanto riguarda gli investimenti si è concordato di intraprendere un percorso per vedere finalmente realizzato un impianto che garantisca la continuità produttiva e la sostenibilità ambientale obbiettivi fondamentali che il sindacato ha sempre perseguito negli anni.»
«Infine i lavoratori esprimono forte preoccupazione sia per il modo inaspettato con il quale è arrivata la notizia della riduzione produttiva dei budget dichiarati ad inizio anno, nonostante gli eccellenti risultati fin qui ottenuti sia in termini produttivi che economici della fabbrica di Scarlino, sia – concludono le Rsu Tioxide – per le eventuali ricadute negative che il perdurare di tale situazione potrebbe avere su tutta l’area industriale.»