GROSSETO – È stata una lunga indagine, partita alla fine di settembre e proseguita sino ad oggi quando i carabinieri lo hanno arrestato. A finire in carcere un giovane marocchino di 21 anni, che gestiva la piazza di spaccio tra l’argine dell’Ombrone e la Saracina. I carabinieri della compagnia di Grosseto sono riusciti ad attribuire al giovane lo spaccio di 100 grammi di cocaina (venduta ad 80 euro al grammo) e 200 di hashish. Un’attività ben rodata e ampiamente remunerativa.
Le indagini erano partite a settembre, quando alla vista dei carabinieri lo straniero aveva tentato la fuga, senza riuscirci nella zona di piazza Don Zeno di Nomadelfia, nel quartiere di Gorarella, a Grosseto.
Lo spacciatore stava vendendo droga ad un giovane italiano. Entrambi avevano tentato la fuga, ma il marocchino, irregolare, era stato fermato e denunciato. La droga, undici grammi di cocaina suddivisa in 15 dosi e già pronta per lo spaccio, era stata sequestrata come anche il denaro (tutte banconote di piccolo taglio) che lo spacciatore aveva con sé.
Gli uomini dell’Arma avevano però proseguito le indagini, tenendo d’occhio il giovane e scoprendo tutta una serie di cessioni, indietro nel tempo sin da giugno: l’attività di spaccio corposa, diretta a clienti italiani di ogni età, l’alto volume di affari hanno portato il Gip a disporre la misura cautelare in carcere con l’accusa di spaccio continuato.
Questa mattina i carabinieri hanno arrestato anche un ghanese di 20 anni, regolare, fermato in via Fucini, a Grosseto, durante un controllo, con 66 dosi di hashish già suddivisa in dosi. Il giovane è stato denunciato.