Il racconto di Simone Pazzaglia apre la raccolta “Pater Noster”; il libro uscito in questi giorni è stato presentato al Pisa Book Festival
«C’è molto di me in quello che scrivo – ha dichiarato Pazzaglia in una recente intervista – non riesco a scrivere cose che non ho vissuto, sentito, masticato. Insomma roba mia, che esce dallo stomaco». Il suo stile è diretto così come quello degli scrittori ai quali si ispira: John Fante, Raymond Carvier e Charles Bukowski. La sua passione per la scrittura è nata così, quasi per caso, dalla volgia di raccontare al piacere di sedersi e scrivere. Poi il “grande salto” grazie all’incontro prima con lo scrittore Sasha Naspini e poi con Gordiano Lupi che ha portato nelle librerie il suo romanzo. «Sasha Naspini – spiega Pazzaglia – è uno dei miei scrittori preferiti ed è stato lui a proporre il romanzo a Gordiano Lupi con il quale avevo già pubblicato dei racconti».
Un paese di poveri pazzi e cani: il quadro ispirato dal romanzo di Simone Pazzaglia e dipinto da Gemma Martini e Emiliano Baldi
Per approfondire:
www.simonepazzaglia.com
www.ilfoglioletterario.it
www.pisabookfestival.it