ORBETELLO – «Si è conclusa oggi, con la cerimonia di consegna di un coagulometro portatile, la storia a lieto fine di un bambino di Manciano che nel 2015 è stato sottoposto a sostituzione della valvola Truncale con protesi aortica meccanica e da allora segue una terapia anticoagulante che lo porta settimanalmente a eseguire un prelievo venoso al distretto socio-sanitario del suo paese, per monitorare i valori del sangue» a farlo sapere la Asl.
«Nel pomeriggio – prosegue la nota – l’assessore regionale al Diritto alla salute, welfare e integrazione socio-sanitaria Stefania Saccardi, insieme al direttore sanitario e al direttore amministrativo della Asl Toscana sud est, al direttore di zona Colline dell’Albegna e al direttore dell’ospedale di Orbetello, ha consegnato il coagulometro al bambino, accompagnato dai genitori. Il vantaggio dello strumento è la sua portabilità e la capacità di misurare in una goccia di sangue, prelevata dal polpastrello di un dito, il valore dell’Inr, cioè del livello di coagulazione del sangue; per imparare l’utilizzo dello strumento verranno appositamente fornite le indicazioni».
«Il bambino – racconta la Asl – ha sempre espresso il desiderio di poter avere un’infanzia come quella dei suoi coetanei, libero dall’impegno di doversi recare al controllo periodico, perdendo così occasioni di vita che ognuno, specialmente in giovane età, è giusto che provi, come l’esperienza di fare un viaggio con i suoi genitori, o più banalmente di non saltare ore di scuola. Grazie a questo strumento, il giovane mancianese, potrà ridare un aspetto di normalità alla sua quotidianità».
«L’Asl Toscana sud est – conclude la nota – sensibile al caso e nell’ottica di dare un servizio migliore al cittadino, si è proposta, vista anche la richiesta della famiglia, di contattare l’associazione Aipa di Siena, presieduta da Massimo Bocchi, per trovare un modo di dotare il bambino di un coagulometro portatile che consentisse una migliore gestione pratica della problematica e così è stato».