GROSSETO – «La Presidente del Comitato Pastori d’Italia , Mirella Pastorelli, finalmente dopo una lunga attesa è stata ricevuta al Ministero dell’Ambiente insieme all’imprenditore Carmelo Masala» a farlo sapere il Comitato in una nota.
«Incontro molto importante – dice la nota – perché sia la dottoressa Alessandra De Cesare che il dottor Tullio Berlenghi si sono resi conto che il problema è enorm ma sottovalutato e poco conosciuto da chi vive nel palazzo e non va a costatare in prima persona quante predazioni subiscono le aziende quotidianamente. Solo attraverso i video e le foto consegnate, i funzionari hanno preso coscienza della triste realtà in cui vivono gli allevatori, non ascoltati ogni qualvolta hanno fatto proposte o richieste, vedi la recinzione del parco del Monte Labbro, che, illustrata alla dottoressa De Cesare, ne è rimasta basita e cercherà di avere risposte dalla Regione».
«La Presidente ha fatto presente anche del problema del latte che sta dando il colpo finale alle aziende – prosegue la nota – con il mancato ritiro di questo da parte delle industrie Granarolo e Alival, oltre al rischio di un abbassamento del prezzo. A tale problema è stata chiesta in modo inderogabile una sola e unica soluzione: tracciabilità e provenienza del latte ovino solamente toscano. La presidente è stata ascoltata per ben due ore, alla fine i due dottori hanno assicurato che tutto ciò sarebbe stato consegnato all’attenzione del Ministro Costa, il quale sta lavorando sul problema per trovare una soluzione che non rechi danno nè al lupo nè alle aziende, ma valutando la soluzione sugli ibridi».
«Infine – conclude la nota – la Presidente ha chiesto la sua presenza al tavolo dei tecnici per rivedere il piano lupo ormai superato, viste le condizioni in cui versa il territorio per la presenza di lupi e di ibridi ultimamente. Ultima raccomandazione del Presidente prima di congedarsi dai dottori del Ministero, che l’incontro non venga dimenticato com’è successo in passato ed il Ministro tratti il problema e consideri seriamente le condizioni in cui vive un animale docile come la pecora, essenziale sia per l’ ambiente sia per l’economia non solo del nostro territorio, ma dell’intero Paese».