GROSSETO – «Sconcertante. Questa è la prima parola che mi viene da dire leggendo l’intervento dei due esponenti della Lega Ulmi e Lolini sulla “contaminazione” presunta causata dalla coabitazione in una scuola di extracomunitari con ragazzi e ragazze di Grosseto. Un comunicato che ha un incipit che da solo indica l’intento mistificatorio: “Ci giunge voce…”».
«La violenza espressa nelle parole che seguono, queste sì contaminanti, dei due leghisti è preoccupante. Anche perché è grave che rappresentanti pubblici alimentino paure partendo dal niente. Perché nella scuola che citano, l’istituto Leopoldo II di Lorena, non è successo niente di niente! Non ci sono infezioni o epidemie. Ulmi e Lolini narrano di preoccupazioni di alcuni genitori e le usano per alimentarne altre ben più ampie».
«La realtà è che le persone, gli extracomunitari, di cui parlano, partecipano a un progetto di formazione e accoglienza organizzato dal COESO, sono tutte censite e, probabilmente, hanno avuto maggiori controlli sanitari dei figli dei grossetani che insieme a loro vanno in quella scuola. Eppure li additano come se fossero untori di manzoniana memoria! Mi spiace che Ulmi e Lolini, miei conterranei, siano scivolati in questo che appare un gioco “a chi la spara più grossa” e spero che correggano, che tornino ad essere consapevoli. Una rassicurazione per chiudere: Sieti stati più bravi del vostro ispiratore, ve lo posso assicurare, siete campioni di razzismo non semplici emulatori del capitano!».