GROSSETO – «La solita arroganza di chi, colpevole di non aver agito adeguatamente, preferisce screditare l’avversario politico adducendo frasi di copertura come ”Tornusciolo studi meglio la materia» così Gino Tornusciolo , consigliere comunale di CasaPound, che non accetta la risposta sull’area Peep di via dé Barberi data parte dal sindaco e dall’assessore Rossi.
«In queste parole si riconosce appieno la personalità del sindaco – dice Tornusciolo – che ancora non ha capito che il Consiglio Comunale è composto anche dall’opposizione, libera di interagire e controllare l’operato di chi governa, e non può ogni volta che viene colto in fallo intervenire in modo scomposto con il perfetto stile di un elefante in una cristalleria, pensando di mettermi a tacere con le offese. Anzi, proprio perché ho dedicato del tempo alla questione e mi sono prodigato per seguirla, con lo scopo del bene dei cittadini e della città, cosa che non ha fatto il suo assessore, ho il diritto ed il dovere di intervenire ed il Sindaco non può, per proteggere le mancanze dei suoi assessori far ricadere le conseguenze sui cittadini della sua città, il compito di un sindaco è quello di difendere i grossetani tutti e non solo il suo assessore».
«In due anni e mezzo gli incontri con la curatela fallimentare sono stati quasi inesistenti – afferma il consigliere – c’è stato un solo incontro a gennaio 2017, a cui per altro non era presente nemmeno l’assessore Fabrizio Rossi ma l’assessore alle politiche sociali Mirella Milli, e un successivo incontro, come confermato dallo stesso sindaco, ad ottobre 2018. Da tener presente che la proroga, (e sottolineo “proroga”) di sei mesi per il finanziamento del Piano Casa della Regione di 4 milioni di euro per la costruzione di alloggi popolari in aree Peep scadeva il 7 di novembre, e si dedurrebbe quindi che il dirottamento di tale somma sull’area delle Stiacciole sia solo un salvafaccia».
«Tutto questo per rimarcare ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno – prosegue l’esponente di CasaPound – che chi aveva il compito quanto meno di provare a gestire questa trattativa con i curatori del consorzio Etruria non lo ha mai fatto. La passata amministrazione aveva trovato anche soggetti privati interessati all’acquisto degli altri lotti, questi investitori sono mai stati convocati? L’assessore Fabrizio Rossi ha mai incontrato la curatela fallimentare prima di ottobre 2018? Ha mai commissionato agli uffici un progetto per provare ad acquisire il lotto n.9? L’amministrazione di Vivarelli Colonna può dirci quando i grossetani riavranno i loro 700.000 euro dal consorzio Etruria? Sul problema, evidentemente correlato, della sicurezza, inoltre, possiamo ricordare che l’ordinanza comunale che prevedeva la chiusura degli accessi ha già superato la data di scadenza, come ha intenzione di agire l’amministrazione?».
«Tutte domande a cui siamo sicuri non riceveremo mai risposta – conclude Tornusciolo – visto il continuo impegno nel farsi selfie e pensare che la politica sia solo lo screditamento degli altri, mentre la città che doveva migliorare continua a peggiorare. Come spesso si dice, certe volte il silenzio sarebbe auspicabile, se proprio si sente il dovere di dire qualcosa, un’ammissione di colpa sarebbe il modo migliore per provare a fare gli amministratori».