GROSSETO – «”Rivogliamo la nostra città” è stato il grido che una sessantina di grossetani ha portato in giro per il nostro centro storico, a partire da uno dei luoghi simbolo di Grosseto: Piazza Dante; da qui, ci siamo mossi, illuminando poi le nostre mura, con una fiaccolata, in segno di Speranza, ma anche di ferma volontà» a raccontarlo è Dario Trotta, segretario cittadino di Forza Nuova, che racconta l’iniziativa che si è tenuta in centro nei giorni scorsi.
«Siamo scesi in piazza senza simboli di partito – dice Trotta – fiancheggiati dal solo Tricolore, ed abbiamo, non solo illustrato il significato della fiaccolata, ma anche presentato precise richieste in tema di Sicurezza, da consegnare al Sindaco, Antonfrancesco Vivarelli Colonna e all’Assessore alla Sicurezza, Fausto Turbanti, affinché, a loro volta, le sottopongano all’attenzione del Signor Prefetto. Abbiamo invitato alla nostra manifestazione sia il nostro Primo Cittadino, che tutta la Giunta Comunale, ma all’incontro, purtroppo nessuno si è presentato. Ringraziamo il Vice Sindaco Agresti, unico ad aver risposto, declinando cortesemente l’invito per impegni pregressi, e ringraziamo il Consigliere Paolo Serra, presente in veste di privato cittadino»
«La nostra Grosseto – sottolinea il segretario – è sempre stata estranea ad episodi così turpi e vili, e noi auspichiamo che si possano mettere in atto urgentemente misure drastiche e mirate, ponendo la massima attenzione e, speriamo, anche un rigido freno, al fenomeno migratorio, che oltre ad aver marcatamente contribuito all’innalzamento del numero e della violenza dei reati, sta minando l’identità stessa, non solo della nostra cara città, ma di tutta la nostra amata Nazione»
«Comunichiamo, infine – conclude Trotta – che ieri, siamo stati ricevuti dall’Assessore alla Sicurezza, il quale ha ricevuto il documento contenente le nostre istanze, provvedendo all’operazione di protocollo, con la promessa di porgerlo all’attenzione del Sindaco affinché lo presenti poi, anche al Prefetto: siamo sicuri che non mancheranno nel farlo»