FIRENZE – “Abbiamo stanziato 5 milioni di euro per affrontare i primi interventi urgenti e ci concentreremo sulle coste e sugli arenili con lavori di ripascimento per mettere in condizioni la costa di affrontare in modo adeguato la nuova stagione estiva. Quindi occorre fare presto. E’ ovvio che la possibilità di spendere queste risorse è legata all’accettazione dello Stato di emergenza nazionale che abbiamo richiesto il 5 novembre”. Lo ha specificato il presidente Enrico Rossi in Consiglio regionale intervenendo nel dibattito sull’approvazione della proposta di legge sugli interventi indifferibili e urgenti legati all’ondata di maltempo di fine ottobre.
“I danni maggiori – ha spiegato Rossi – sono sulla costa, dove, peraltro, i nostri interventi e i finanziamenti fatti in passato sono riusciti a contenere in qualche modo le mareggiate pur straordinarie. Certo è che su tutto il litorale i danni sono stati ingenti e dobbiamo quindi procedere velocemente con i ripascimenti per non compromettere l’economia turistica. Chiediamo quindi – ha detto il presidente – a tutti i consiglieri che fanno parte dell’attuale compagine governativa di impegnarsi per far sì che alla Toscana venga riconosciuto lo stato di emergenza nazionale e una dotazione adeguata di risorse. Se noi mettiamo 5 milioni di euro, il Governo dovrebbe mettere qualcosa in più, almeno per partire. Poi faremo la conta precisa dei danni, ma intanto con queste risorse possiamo dare il via agli interventi prioritari”.
Il presidente Rossi ha poi informato che “per l’incendio dei Monti pisani è arrivata dal governo una lettera in cui ci dicono che non ci è stato riconosciuto alcunché”. Nella lettera indirizzata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri alla Regione si scrive infatti che “l’evento non ha determinato condizioni tali da giustificare l’adozione di misure che trascendono le capacità operative e finanziarie degli enti competenti in via straordinaria. In particolare, l’incendio non risulta abbia coinvolto in modo significativo le strutture e le infrastrutture presenti nell’area percorsa dal fuoco. Peraltro, i centri abitati sono stati lambiti dalle fiamme e gli interventi di riduzione del rischio residuo sono connessi direttamente al recupero forestale delle aree interessate”.
“Il punto – ha sottolineato Rossi – non è nemmeno non aver visto riconosciuto il danno; il punto sono state le dichiarazioni e le passerelle che abbiamo visto in quell’occasione. Mi auguro che questa volta si possa ottenere un riconoscimento adeguato: abbiamo avuto danni quanto la Lombardia e l’Emilia-Romagna e chiediamo un trattamento equo anche per la Toscana”.
Il presidente ha quindi aggiunto che altra cosa è quella che riguarda i danni all’agricoltura, per i quali si chiede lo stato di calamità naturale al Ministero dell’agricoltura: la Regione ha già aperto una pagina sul sito di Artea dove tutti gli imprenditori agricoli che hanno subito danni potranno chiedere il rimborso. Vale per essi un fondo europeo che la Regione ha concertato insieme al precedente Governo e che l’Europa ha messo a disposizione degli agricoltori in caso di calamità.