GAVORRANO – L’ex sindaco di Gavorrano Elisabetta Iacomelli, oggi consigliere di minoranza, difende le scelte fatte quando era prima cittadino del Comune minerario, anche nel caso del via libera all’installazione dell’antenna nella zona della Finoria.
«È chiaro ormai quale sia la strategia di questa composita amministrazione che vede riproposti esponenti della giunta uscente; nella ricerca di una ritrovata purezza, gli immemori assessori, nonché coloro hanno ricoperto ruoli amministrativi e politici, hanno dimenticato ciò che oggi pare scomodo, rivendicando a sé quanto in realtà di positivo è frutto del lavoro della precedente amministrazione. E allora è il caso di ricordare ai giovani smemorati che se oggi esistono, è perché c’è stato chi per loro ha lavorato, facendo sì che trovassero le condizioni per operare».
«Nonostante ancora oggi vi sia chi finge di non comprendere il perché di un bilancio approvato in prossimità della tornata elettorale, è stata quella scelta, forte e coraggiosa, che ha permesso all’odierna amministrazione di essere immediatamente operativa, scelta fatta nell’esclusivo interesse della comunità. Credo che chi si trincera dietro le tenere dichiarazioni “io c’ero ma dormivo” non abbia le caratteristiche per ricoprire un ruolo amministrativo, dove devi saper decidere con convinzione, tempestività e determinazione».
«Ogni scelta che ho fatto ha avuto il fine di salvaguardare un bilancio difficile e tutelare il territorio che ho amministrato, non mi piace la demagogia, tantomeno utilizzare soldi pubblici in battaglie inutili ed infondate, non troverete nei miei atti ordinanze discutibili emesse a pochi mesi dall’insediamento ed inevitabilmente bloccate da un ricorso amministrativo. La coerenza e la serietà che da sempre hanno caratterizzato il mio operato è emersa anche nell’ultimo Consiglio Comunale, dove è apparsa con dirompente chiarezza la difficoltà di rapportarsi con i meccanismi amministrativi da parte delle opposizioni, nonché il galleggiare di una maggioranza che si trincera ancora dietro i non so o non c’ero».
«Gli argomenti trattati nel Consiglio sono stati affrontati in ogni sede dalla scorsa amministrazione che vedeva gli assessori al bilancio al turismo, alle attività produttive, ai lavori pubblici, all’edilizia privata, all’ambiente in quota Pd. A dir poco vergognoso che oggi si disconoscano scelte fatte pochi mesi prima. La volontà di creare un regolamento utile ad arginare il proliferare di antenne sul territorio è stata una scelta politica che non può certo dirsi sbagliata, i soliti editorialisti dovrebbero leggere gli atti e documenti con lucidità e competenza, al fine di comprenderne fino in fondo il tenore, credetemi, non c’è necessità di atteggiarsi a Sherlock Holmes, sarebbe sufficiente uno studio approfondito di ciò di cui si vuole disquisire».