VIGNALE (LI) – L’operazione di vendita degli otto negozi Unicoop Tirreno nel basso Lazio è nelle mani del ministero dello sviluppo economico. Dopo i primi due incontri che hanno visto di fronte azienda e sindacato è il Mise che in questo momento dovrà gestire la complessa situazione.
«Unicoop – ha spiegato il direttore generale Piero Canova – sta proseguendo nella sua attività di ristrutturazione con l’obiettivo del ritorno alla operatività e a risultati normali. I dati dei primi otto mesi dell’anno (2018) confermano quanto previsto dal piano di risanamento con un nettissimo miglioramento rispetto al 2017. Per l’operazione di dismissione dei negozi nel sud del Lazio abbiamo lavorato per mesi per trovare un interlocutore credibile. Abbiamo trovato una catena italiana di primaria importanza (che per motivi di riservatezza non è stata resa nota). Questa operazione, che riguarda otto negozi e 270 dipendenti, sarà senza impatto per il personale».
«Quello che ci preoccupa di più – ha aggiunto il presidente Marco Lami – è l’atteggiamento dei sindacati: la trattativa non è mai iniziata perché da parte delle sigle sindacali è stato posto un veto. Quello che chiediamo, se a qualcuno sta a cuore il futuro di questa cooperativa, è di aprire un confronto».
Secondo l’azienda e il direttore generale questa operazione era comunque già nota e inserita nel piano industriale che dovrebbe portare al risanamento di Unicoop Tirreno. Un piano che era stato fondamentale a suo tempo per ottenere le risorse e i finanziamenti dal sistema delle cooperative. Tra l’altro presidente e direttore generale hanno chiarito, stamattina in conferenza stampa, che operazioni come questa che interessa i negozi del Lazio non è assolutamente prevista per la Toscana dove i negozi sono 65 e dai quali stanno arrivando importanti i risultati. La vendita degli otto negozi non influirà poi sui volumi di lavoro della piattaforma di Vignale Riotoro né sulla sezione amministrativa.
L’operazione di dimissione è quindi per il momento in “stand by” e presto, già la settimana prossima, il Ministero dovrebbe convocare un nuovo tavolo ci confronto.