GROSSETO – Primo pareggio in gare ufficiali per i biancorossi che recuperano a cinque minuti dalla fine lo svantaggio con il Montignoso. Poco male, stando alla classifica, anche perché oltre a essere ancora primo il Grosseto è tutt’ora imbattuto da sette partite. Vediamo nel dettaglio cosa è andato e cosa non è andato nel match di ieri.
Pollice in su
✔ Finalmente Cretella. L’ex giocatore del Gavorrano, dopo un avvio di stagione in sordina, si è mostrato per quello che è realmente trascinando il Grifone. Il suo apporto in cabina di regia è cresciuto in maniera esponenziale soprattutto con l’entrata di Molinari e con il conseguente cambio di modulo.
✔ La formula con due punte centrali, in questo caso Andreotti e Molinari, sembra offrire grandi garanzie. L’ex attaccante della Cuoipelli è meno solo in area di rigore e Molinari può attaccare meglio gli spazi. Se in conto mettiamo anche il supporto delle fasce (con Pierangioli, Pirone, Boccardi e Camilli non c’è che da leccarsi i baffi) il gioco è fatto. Da rivedere dal primo minuto.
✔ Il carattere di questa squadra continua a fare la differenza. Un gruppo che non molla mai e che spesso riesce a recuperare lo svantaggio proprio nel finale di partita: è questa, adesso, la carta d’identità del Grosseto.
Pollice in giù
✔ Contro il Montignoso i biancorossi non hanno certo giocato la miglior partita della stagione. A mancare è stato anche l’apporto dei due terzini, ieri meno reattivi del solito e poco propositivi.
✔ Il 433 sembra aver lasciato diverse perplessità nel big match di ieri, soprattutto per le poche occasioni da rete e per l’isolamento che spesso rischia Andreotti. Nonostante il Grosseto sia stato costruito e pensato per questo modulo, che spesso dà i suoi frutti, l’idea di utilizzare il 442 anche dal primo minuto (come fatto in Coppa) potrebbe essere un’ipotesi da non scartare.