ORBETELLO – «Nessun ritardo, se non il minimo indispensabile alla commissione per riunirsi e decidere le tracce, scelta che viene fatta la mattina stessa dell’esame proprio a garanzia dei candidati». Il consigliere comunale e senatore Roberto Berardi risponde così a quei candidati che avevano lamentato alcune lentezze nel concorso comunale per geometra bandito dal comune di Orbetello e che non ha visto alcuni candidato superare la prova.
«Le tracce vengono scelte la mattina stessa proprio perché non ci sia una fuga di notizie: quindi ci sta un po’ di ritardo – prosegue Berardi – ma questa è anche garanzia di imparzialità. Quanto poi alla scelta di assegnare un punto per ogni risposta giusta e meno uno per ciascuna sbagliata, questa non è una scelta discrezionale, ma prevista dal codice degli appalti».
La cosa che più indigna il senatore Berardi è però la dichiarazione che sul foglio sarebbe stato fatto scrivere il nome dei candidati: «Non è assolutamente vero. Il nome è stato scritto in una busta chiusa che è stata inserita all’interno del plico d’esame. I compiti sono stati corretti “anonimi” e solo dopo sono state aperte le buste con i nomi. Siamo i primi ad essere dispiaciuti che non ci siano vincitori, anche perché questi quattro geometri in comune servivano, per dare risposte alle esigenze dei cittadini. Adesso dovremo vedere il da farsi, se pensare ad un altro bando, e nel frattempo lavorare con il personale che già abbiamo».
«Ci rendiamo conto che il test non era facile, visto che trattava di molti argomenti complessi tra cui edilizia, lavori pubblici, e urbanistica. Ma il lavoro è complesso e la preparazione dei candidati è fondamentale: chi verrà assunto dovrà occuparsi di determine, affidamento dei lavori, tutte cose che, un geometra che lavora privatamente, per quanto preparato, non deve fare. Il lavoro è complesso e la prova rispecchia questa complessità. Ci spiace che alcuni degli esaminandi si siano lamentati della dinamica del concorso, ma tutto è stato fatto nella maniera più corretta possibile e ente si riserva di tutelare il proprio buon nome tramite le vie legali, se sarà necessario».