GROSSETO – “Accessi facilitati per le urgenze ortopediche a bassa o media complessità al Pronto Soccorso dell’ospedale di Grosseto” ad annunciarlo è la Asl in una nota.
“Da lunedì 17 settembre – illustra la nota – il “Fast Track di Ortopedia” sarà ampliato con copertura totale delle ore diurne. Si tratta di una modalità organizzativa che consente lo snellimento delle attese degli utenti al Pronto Soccorso dando la possibilità ai casi ortopedici urgenti, ma di minore complessità, di essere inviati dal triage direttamente allo specialista che potrà concludere il loro percorso”.
“La procedura, che si inserisce tra le azioni indicate e sostenute dalla Regione Toscana per decongestionare i Pronto Soccorso – chiarisce la Asl – era già operativa la mattina, fino alle 13, ma dalla prossima settimana, grazie a un prolungamento dell’orario di disponibilità dell’ambulatorio ortopedico dedicato alle urgenze, sarà possibile gestire tale casistica fino alle 19, esclusi sabato pomeriggio e domenica.
“Seguendo le indicazioni regionali e grazie al raccordo tra direzione Asl Toscana sud est, Pronto Soccorso, direzione di Presidio e il responsabile di Ortopedia, dottor Pierfrancesco Perani, – spiega il dottor Mauro Breggia, direttore Pronto Soccorso del Misericordia – si perfeziona il percorso di presa in carico di pazienti con traumi ortopedici importanti ma non particolarmente gravi. Contiamo così di poter migliorare le prestazioni e quindi l’esperienza dei cittadini, offrendo una risposta più appropriata ai loro bisogni di salute”.
“Nei prossimi mesi il Fast Track – sottolinea la nota – sarà esteso o applicato anche ad altri percorsi di emergenza urgenza in Pronto soccorso, appartenenti a diverse specialità mediche”
“Quando qualcuno di noi o i nostri familiari si trovano in Pronto Soccorso – il tempo sembra non passare mai, aumentano così l’ansia e l’attesa delle risposte – afferma Simona Dei, direttore sanitario Asl Toscana sud est – Rendere più rapido e snello il percorso è segno di rispetto e attenzione nei confronti dei cittadini e anche dei professionisti stessi, sicuramente il patto di cura ne esce consolidato”.