GROSSETO – Il Comando provinciali dei Vigili del Fuoco di Grosseto sta lavorando in collaborazione con l’Università di Siena Dipartimento Scienze Storiche e dei Beni Culturali e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Siena, Grosseto e Arezzo (Sabap), per la campagna di scavo al Parco Archeologico di Roselle.
Le ricerche sono dirette dal professor Stefano Camporeale e dal dottor Luca Passalacqua, e sono programmate per il giorno 8 Ottobre 2018 con la riapertura del cantiere di scavo sulla collina settentrionale di Roselle, nel Parco Archeologico. Il Prof. Andrea Zifferero dell’Università di Siena Dipartimento Scienze Storiche e dei Beni Culturali in qualità di Direttore scientifico della concessione di scavo accordata dalla Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio del MIBACT al Comune di Grosseto per gli anni 2018 – 2020, ha richiesto la collaborazione del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Grosseto per rimuovere uno strato superficiale di terra ed humus di circa 20 centimetri su una superficie di cantiere di circa 250 metri quadrati al fine di favorire le successive attività di scavo da parte dei ricercatori.
Il comando di Grosseto ha attivato il nucleo speciale Gos (Gruppo Operativo Speciale) di mezzi movimento terra, inserito nella Colonna Mobile Regionale di soccorso in caso di calamità. Il Comandante Provinciale Ing. Massimo Nazzareno Bonfatti, cogliendo l’importanza del sito archeologico e la delicatezza delle operazioni richieste ha accettato di collaborare al progetto inserendo tale attività nel percorso di addestramento del personale del proprio gruppo operativo speciale di movimento terra. Un escavatore Cat 314D con una motrice ed un semirimorchio opereranno sul sito archeologico sotto il coordinamento diretto dei ricercatori universitari che stimano un risparmio di tempo di alcune settimane rispetto alle ordinarie modalità di scavo preliminare. Il comando provinciale dei Vigili del Fuoco conferma pertanto la propria vicinanza ai ricercatori Universitari, con i quali da anni collabora e programma attività di ricerca servendosi dei propri nuclei speciali a supporto di operazioni particolarmente impegnative e delicate come quella degli scavi archeologici di Roselle.-