PRINCIPINA TERRA – L’associazione di volontariato “Principina Terra”, continua gli incontri «per sensibilizzare le istituzioni locali sui problemi della nostra campagna. Infatti, dopo aver incontrato il sindaco di Grosseto Vivarelli Colonna e gli assessori Turbanti, Cerboni e Megale, è stata la volta del presidente dell’Acquedotto del Fiora Emilio Landi e del consigliere provinciale, con delega alla viabilità, Marco Biagioni» affermano la presidente Giulia Giardini e il portavoce Stefano Dragoni.
«Con il presidente Landi abbiamo parlato dei servizi forniti ai cittadini e soprattutto della qualità dell’acqua che, con i controlli effettuati dalle analisi, è garanzia per tutti i consumatori; a tal proposito il presidente ci ha invitato ad utilizzare l’acqua del rubinetto anche per bere. Inoltre abbiamo affrontato il problema della viabilità in relazione alle strade comunali dove passano le condotte gestite da Acquedotto del Fiora. Queste ultime infatti, in seguito a rotture e ai lavori per la realizzazione di nuove reti, si sono rivelate particolarmente pericolose per il dissesto creato anche da quanto sopra indicato».
«Il presidente Landi si è reso disponibile a collaborare con il comune di Grosseto per il rifacimento del manto stradale delle strade di Principina 4 e Principina 1. Al consigliere Biagioni abbiamo riferito della pericolosità degli incroci dove le strade comunali si intersecano con la strada Provinciale 158 nel particolare di questa con le strade di Principina 2, 5 e la strada dei Vecchi Casali. Infatti sono numerosi gli incidenti, anche gravi, che si sono verificati in tali punti. Il consigliere Biagioni si è subito operato per organizzare un incontro sul posto per vedere che tipo di interventi è possibile fare per ridurre tale pericolosità. Fino ad oggi le istituzioni coinvolte ci hanno mostrato attenzione e sono state fatte promesse importanti; per questo vogliamo ringraziare tutti, ma d’ora in poi desideriamo che le promesse fatte si concretizzino quanto prima e su questo vigileremo con attenzione» conclude la nota.