CASTELL’AZZARA – Quali vantaggi economici e ambientali possono venire dal ritorno alla coltivazione dei grani antichi? Perché questa “riscoperta” può essere utile e importante non solo per i produttori ma anche per i consumatori? Sono alcuni degli interrogativi ai quali vuole dare risposta l’iniziativa promossa congiuntamente dai Comuni di Sorano e Castell’Azzara e che si svolgerà sabato 14 luglio dalle 10 a Villa La Sforzesca: un’occasione dunque di maggiore conoscenza e di approfondimento e per spiegare un’opportunità in più per l’agricoltura collinare che ha assolutamente bisogno di occasioni di rilancio.
Si parlerà dunque di aspetti e benefici relativi all’ambiente e alla produzione ma anche di vantaggi economici per le imprese agricole e delle esperienze fin qui realizzate da una filiera che ha già superato 2000 quintali di seme. Tutto questo con il qualificato contributo di un docente di genetica agraria dell’Università di Firenze, di una ricercatrice di estimo ed economia agraria della stessa Università, del coordinatore della filiera del grano Verna e del direttore tecnico dell’Ente Toscana sementi, ente che collabora all’iniziativa, aperta a tutti gli interessati. Con particolare riferimento non solo agli agricoltori ma anche ai produttori di pasta, ai fornai, ai ristoratori e a quanti hanno a cuore le sorti dell’ambiente. A introdurre i lavori saranno i sindaci Carla Benocci (Sorano) e Fosco Fortunati (Castell’Azzara).