PITIGLIANO – «Ho presentato oggi alla Procura della Repubblica di Grosseto e, per conoscenza, a quella di Viterbo, l’esposto allegato per richiedere se sussistano, come ho motivo di ritenere, gli estremi del reato di interruzione di pubblico servizio nei confronti della azienda Tiemme SpA» parlare è il presidente dell’associazione “Strade Bianche” Marcello Baraghini a seguito della soppressione delle corse che collegano Pitigliano con Viterbo.
«A Tiemme è affidato il trasporto pubblico nella Toscana meridionale – dice Baraghini – e l’esposto viene in seguito alla soppressione estiva delle sole due corse che da Pitigliano, con tappa a Valentano, consentivano di raggiungere Viterbo, Roma e viceversa. In contemporanea a questa scellerata decisione e al consistente e contemporaneo aumento del costo dei biglietti, l’azienda in questione ha mantenuto il dispendioso “anello termale” Pitigliano – Saturnia, che ha coinvolto gli scorsi anni ZERO passeggeri e ha inoltre implementato le corse giornaliere, fino ad otto, tra Pitigliano e la frazione di Casone, di cui ususfruiscono altrettanti zero utenti».
«L’esposto verrà portato a conoscenza degli uffici competenti al trasporto pubblico in provincia di Grosseto e Viterbo e in Regione Lazio e Toscana – conclude il presidente – e degli amministratori locali che non paiono affatto sensibili alle reali esigenze degli utenti del servizio di trasporto pubblico».