FOLLONICA – «Si inaugura a Follonica lo Sportello Info Immigrati che va ad aggiungersi a quello già esistente a Grosseto. Un vero e proprio servizio meticoloso a tutela degli immigrati e dell’immigrazione, come annuncia la stessa Cristina Totti coordinatrice del servizio provinciale» a intervenire, con una nota, sono “Difendi Follonica” e CasaPound Grosseto che contestano la scelta del Comune.
«Grazie a questo sportello qualsiasi persona straniera sarà guidata nella risoluzione di ogni singolo bisogno o problematica – prosegue la nota – visto che sono molte le associazioni che collaborano alla riuscita di questo progetto con un suo percorso ben strutturato. Il sindaco di Follonica, Andrea Benini, si appella all’articolo 3 della Costituzione per giustificare ulteriormente l’esistenza e la creazione di tale iniziativa a favore dell’immigrazione, asserendo che ciò vuol dire “prima le persone. Questo non significa prima gli italiani, come c’è scritto da qualche parte” senza dare ulteriori spiegazioni riguardo a tale affermazione».
«Difendi Follonica e Casapound Grosseto a questo punto si interrogano sul perché di tutta questa sensibilizzazione – sottolinea la nota – tutti questi aiuti, questi investimenti per l’immigrazione e l’integrazione dei cittadini non italiani. Perché il sindaco Benini ha tenuto tanto a sottolineare che questi aiuti non sono per gli italiani? Forse un cittadino italiano ha meno diritti di uno straniero? Quante volte è capitato di imbrogliarsi nella burocrazia, quanti problemi economici dobbiamo affrontare, quante famiglie vivono sulla soglia della povertà? Il sindaco Benini ovviamente mostra di non avere a cuore i reali bisogni della cittadinanza, bensì le solite lotte pseudo sociali volute e combattute da una manciata di comuni ancora in mano alla sinistra».
«Il Coeso resta sempre il primo paladino a portare avanti certe battaglie a favore degli stranieri, politicando sempre in una sola direzione – afferma il direttivo di Difendi Follonica, costola del coordinamento provinciale di CasaPound Grosseto – e questa direzione ha stancato gli italiani».
«Di questi episodi sono complici i Comuni, il CoEso è certamente politicizzato, ma l’aiuto principale deriva dal supporto del sindaco – interviene Tornusciolo, consigliere comunale di Grosseto per CPI – in Toscana in particolar modo, queste vicende continuano a verificarsi nei pochi comuni ancora prede della sinistra, gli italiani sono stanchi e anche il sindaco Benini prima o poi dovrà fare i conti con i propri cittadini»