GROSSETO – «Quello dell’autostrada Tirrenica è un nodo che deve essere sciolto al più presto dal nuovo governo a guida Lega-M5S. Dopo decenni, il Partito Democratico durante la precedente legislatura era riuscito a mettere la parola fine alla questione del corridoio tirrenico, dimostrando di essere in grado di risolvere problemi che da troppo tempo attendevano una soluzione» a dirlo è il segretario territoriale del Pd, Gesuè Ariganello.
«Chi ha buona memoria, non avrà alcuna difficoltà a ricordare che il Cipe aveva provveduto a certificare la nuova procedura che prevedeva il subentro di Anas rispetto a Sat nella realizzazione dei lotti da San Pietro in Palazzi a Orbetello Scalo – chiarisce il segretario -in merito alla nuova procedura, è anche utile ricordare che essa prevedeva, inoltre, la ridefinizione del rapporto di concessione con Sat per la realizzazione della tratta da Tarquinia-Ansedonia e la realizzazione di una strada extraurbana a 4 corsie da Ansedonia a Orbetello Scalo».
«Una cosa è certa – sottolinea Ariganello – tutto questo è stato possibile grazie al grande lavoro di concertazione messo a punto tra i governi del PD e la Regione al fine di consentire a tutto il territorio di fruire di un’arteria funzionale e soprattutto sicura, eliminando gli svincoli a raso e realizzando le complanari necessarie per dare seguito all’ampliamento dell’infrastruttura esistente».
«Per il momento, però – conclude il segretario – non è arrivata nessuna notizia a tale riguardo dall’attuale governo né, tanto meno, dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Danilo Toninelli. Negli anni passati, il Partito Democratico si è speso molto, tenendo conto delle reali necessità del territorio e partendo dal presupposto che per essere competitivi sono fondamentali infrastrutture adeguate e sicure. Il ministro Toninelli, dunque, ci dica una volta per tutte le sue intenzioni in fatto di grandi opere e spieghi le sue intenzioni in merito al corridoio tirrenico che, come ben sa, è una delle priorità nell’agenda del suo dicastero».