CASTEL DEL PIANO – «Agli aumenti corrispondano servizi migliori: a costi superiori deve corrispondere un servizio superiore, per questo bisogna risolvere i problemi che affliggono i pendolari della montagna» questo il monito dell’Unione Comunale Pd che reagisce all’annuncio della Regione riguardante l’aumento del costo dei biglietti.
«Nei giorni scorsi la Regione Toscana ha annunciato un aumento dei costi dei biglietti del trasporto pubblico, rincari che potranno essere anche del 44% – chiarisce il Pd di Castel del Piano in una nota – ma che non si verificheranno su alcuni abbonamenti, su cui verranno applicati sconti in base alla soglia Isee ed altre detrazioni. Da tempo ci siamo occupati della situazione del trasposto pubblico, in primis quello usato dagli studenti amiatini, favorendo incontri tra gli stessi studenti, le amministrazioni locali e Tiemme, in modo da venire incontro alle loro richieste. Ora le variazioni decise ultimamente non colpiscono solo i giovani, ma tutti i pendolari, compresi quelli amiatini che usano le tratte verso Grosseto per lavoro o per andare all’università (cambiando a Paganico per Siena o Firenze). Se quindi la decisione sugli abbonamenti è più che positiva, ci fa meno piacere quella sull’aumento del costo dei titoli di viaggio».
«Per giustificare un tale aumento – sottolinea la nota – è necessario un miglioramento ancora maggiore dell’attuale servizio: i mezzi che sulla linea Amiata – Grosseto spesso risultano essere obsoleti, tanti viaggiatori, che a spese dei più onesti, spesso non obliterano il titolo di viaggio, gli orari che troppe volte non vengono rispettati. Crediamo che tutto questo non solo non sia rispettoso nei confronti dei viaggiatori, studenti e lavoratori, ma anche nei confronti di chi lavora nel trasporto pubblico che ha tutto l’interesse a garantire un servizio il più possibile efficiente».
«Poichè non bastano solo gli articoli e i comunicati stampa – conclude il Pd – ci attiveremo fin da subito, come abbiamo fatto in passato, facendoci portavoce dei cittadini nelle varie sedi amministrative per individuare una soluzione positiva tenendo conto anche del fatto che l’Amiata è riconosciuta dalla Regione Toscana come area di crisi non complessa».