FOLLONICA – Arrestati dalla Polizia di Stato due uomini ricercati: il primo, residente all’estero, condannato dalla Procura della Repubblica di Roma per falso e truffa, in relazione a fatti commessi a Roma nel 2009, e il secondo ricercato per aver violato l’obbligo di dimora.
«Nell’ambito dell’intensificazione dei controlli disposti dal Signor Questore nel territorio nord della Provincia – illustra la Questura in una nota ufficiale – il personale della Squadra Mobile, a seguito di attività info-investigativa, ha rintracciato, alle prime luci dell’alba, nella zona tra Scarlino e Follonica, all’interno di una zona di campeggio, un cittadino italiano nato in Sardegna nel 1950 e residente all’estero, destinatario di un ordine di esecuzione pena emesso dalla Procura della Repubblica di Roma -Ufficio Esecuzioni Penali – per i reati di falso e truffa in relazione a fatti commessi a Roma nell’anno 2009. Ultimati gli accertamenti di rito, l’uomo è stato arrestato e trasferito nel carcere di grosseto».
«Nella mattinata di ieri – prosegue la Questura – durante l’espletamento del servizio di controllo del territorio, la Volante, sulle Mure Medicee, ha fermato un cittadino marocchino di 24 anni, sprovvisto di documenti, senza fissa dimora e con diversi pregiudizi di Polizia. Da controllo eseguito, sul medesimo è stato rinvenuto un coltello e alcuni oggetti, quali una maschera da sub, monete e lampada da bicicletta, di cui non era in grado di giustificare il possesso».
«Gli operatori – chiarisce la nota – hanno quindi accompagnato l’uomo negli Uffici della Questura e, dai successivi accertamenti, è emerso che a suo carico risultava in atto un rintraccio per l’esecuzione della custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Grosseto il 14 giugno, perché ritenuto responsabile delle violazioni delle prescrizioni della misura cautelare dell’obbligo di dimora nel Comune di Capaccio (SA), con la sottoposizione dell’obbligo di presentazione al Comando Stazione Carabinieri di Capaccio».
L’uomo è stato inoltre denunciato per il possesso ingiustificato di armi od oggetti atti ad offendere e per ricettazione e successivamente arrestato e condotto in carcere.