GROSSETO – Dal 26 maggio al 3 giugno torna la Settimana nazionale della sclerosi multipla. A Grosseto, all’interno dell’ospedale MIsericordia, è attivo l’Ambulatorio dedicato alla Sclerosi multipla, diretto dalla dottoressa Katrin Plewnia, che organizza un’iniziativa per l’occasione.
L’Ambulatorio è operativo presso l’U.O.C Neurologia, diretta dal dottor Roberto Marconi, dal 1999 e segue attualmente più di 400 pazienti affetti da questa patologia, grazie a un team multi-disciplinare formato da diversi specialisti ospedalieri. Le visite vengono svolte ogni giovedì dalle 8 alle 14, mentre terapie infusionali, cioè somministrazione di farmaci direttamente nel flusso sanguigno, e prelievi per il monitoraggio dei trattamenti vengono effettuati dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle ore 14 presso l’ambulatorio infusionale.
Nell’ambito della Settimana nazionale per la Sclerosi Multipla, venerdì 1 giugno, dalle 15.30 in poi, presso la sala riunioni di Neurologia, al II piano (ingresso Malattie Infettive), verrà organizzato un incontro aperto ai cittadini: gli specialisti dell’Ambulatorio saranno disponibili per domande e spiegazioni sui vari aspetti della Sclerosi multipla, con l’obiettivo di informare correttamente e sensibilizzare sulla malattia. E’ previsto anche un breve intervento introduttivo di AISM- Associazione Italiana Sclerosi Multipla, per illustrare alcuni dati e nozioni generali riguardo alla patologia.
“La persona affetta da sclerosi multipla viene seguita fin dalla diagnosi della patologia con una presa in carico immediata – spiega Plewnia – L’obiettivo principale di azzerare le ricadute e arrestare la progressione della malattia viene perseguito attraverso la terapia farmacologia specifica, seguita e monitorata puntualmente dai medici dell’ambulatorio, e comprende anche la somministrazione di farmaci all’avanguardia. L’ambulatorio dedicato alla Sclerosi multipla è punto di riferimento importante per le famiglie e al suo interno è possibile eseguire qualsiasi esame necessario alla diagnosi e al follow-up della malattia (risonanza magnetica, potenziali evocati, puntura lombare per studio liquorale, screening ematologici, diagnostica differenziale), oltre che iniziare un percorso di tipo riabilitativo”.
I professionisti dell’Ambulatorio grossetano partecipano a numerosi studi clinici nazionali e internazionali su aspetti di efficacia e sicurezza di nuovi farmaci e alla convalidazione di nuovi parametri per il monitoraggio dell’attività della malattia. Oltre alle terapie di fondo volte all’arresto della progressione della patologia, i neurologi trattano i propri assistiti anche con farmaci in grado di alleviare vari sintomi correlati alla patologia, con particolare attenzione ai farmaci antispastici, dalle formulazioni orali, inclusi i cannabinoidi, fino a terapie iniettive locali con tossina botulinica.
“Quando è possibile – conclude Plewnia – cerchiamo di mettere a disposizione accanto alle terapie farmacologiche anche un aiuto del tutto personalizzato ai nostri pazienti, con estremo rispetto per la loro situazione personale, lavorativa e familiare. In particolare offriamo supporto alle donne in gravidanza, uno speciale orientamento nell’alimentazione e assistenza psicologica, sia nel difficile momento della diagnosi sia in altre fasi particolari della vita. Inoltre, gli specialisti dell’Ambulatorio, in collaborazione con i servizi di Riabilitazione del territorio, individuano e progettano percorsi di fisiokinesiterapia con massima attenzione alle esigenze individuali”.
In stretto contatto, l’Ambulatorio collabora con l’AISM per ciò che concerne problematiche di tipo assistenziali sul territorio, come il trasporto dei pazienti con invalidità, progetti riabilitativi aggiuntivi a quanto già fornito dall’ASL, assistenza psicologica e attività informativa negli ambiti di pertinenza medico-legale.
La sclerosi multipla è la più frequente malattia infiammatoria demielinizzante del sistema nervoso centrale (encefalo e midollo spinale). Esordisce prevalentemente in età adulta, tra i 20 e i 40 anni di età, con una prevalenza nel sesso femminile. L’esordio prima dei 18 anni è raro e comprende solo il 3-5% di tutti i casi di Sclerosi. La causa non è ancora chiara: l’ipotesi più accreditata è che si tratti di una patologia multifattoriale in cui fattori di natura sia genetica che ambientale contribuiscono a innescare una reazione infiammatoria su base autoimmunitaria. La Sclerosi multipla può colpire qualsiasi area del Sistema nervoso centrale e di conseguenza può causare numerosi sintomi neurologici: alterazioni della motilità, della coordinazione, della sensibilità, della vista, dei movimenti oculari, disturbi sfinterici e sessuali, disturbi cognitivi e dell’umore, astenia e faticabilità. Il progressivo accumulo delle lesioni a carico del Sistema può produrre, nell’arco di un tempo variabile, delle disabilità croniche, invalidanti ed irreversibili, fino alla completa perdita della autonomia e della autosufficienza. Nel mondo la prevalenza media della Sclerosi multipla è pari a circa 30 casi per 100.000 persone. L’Italia è un’area a rischio medio-elevato avendo una prevalenza di circa 110 casi ogni 100.000 persone.