GROSSETO – Il 26 e 27 maggio e il 7 giugno, Confagricoltura Grosseto organizza, insieme ad Arcicaccia, EPS, Enalcaccia, Liberacaccia, Italcaccia e Urca e con la collaborazione di Erata, “Cacciatore formato in materia di igiene e sanità”: il primo corso rivolto alla prevenzione della diffusione di malattie infettive, derivanti dal consumo delle carni di selvaggina.
«Consumereste funghi se non foste preparati a riconoscerli? Sicuramente no – illustra Confagricoltura – la stessa cosa si può riferire anche al consumo di cacciagione. Infatti, le carni di selvaggina cacciata possono indurre zoonosi, ossia malattie o infezioni, compresa la terribile Trichinellosi, trasmissibile mediante l’ingestione di carne cruda o poco cotta proveniente da un ospite infetto. Normalmente possono essere portatori alcuni animali, come i cinghiali, la cui carne, consumata senza opportuni accorgimenti o trattamenti, può essere il vettore dell’infezione». “
«Sono almeno 320mila i casi di zoonosi segnalati ogni anno nella Unione Europea – spiega il presidente di Confagricoltura Grosseto, Attilio Tocchi – per questa ragione come Confagricoltura Grosseto, in un territorio in cui esiste un’alta vocazione venatoria e la presenza di un numero elevatissimo di esemplari cacciabili, abbiamo voluto organizzare “Cacciatore formato in materia di igiene e sanità”, il primo corso formativo mai organizzato tra Confagricoltura e le associazioni venatorie e ambientaliste, rivolto alla prevenzione della diffusione delle zoonosi nel consumo delle carni di selvaggina».
«La struttura prevede nove ore di formazione teorica nell’aula multimediale di Confagricoltura Grosseto in via De Barberi, 108 – conclude Confagricoltura – e tre di pratica presso l’I.C.A.M snc di Grosseto. Il costo per ciascun partecipante è stato, di comune accordo tra le associazioni, volutamente contenuto. Per ogni ulteriore informazione rivolgersi alla segreteria di Confagricoltura Grosseto al numero 0564438601».