SANTA FIORA – Per ammirare le robbiane e il reliquiario delle Sante Flora e Lucilla, appena rientrato nella Pieve, la delegazione provinciale del FAI domenica scorsa ha visitato Santa Fiora. Ad accogliere il FAI è stato il sindaco Federico Balocchi e un cicerone speciale: lo storico Michele Nucciotti, ricercatore universitario e professore di archeologia medievale all’Università di Firenze.
La delegazione del FAI si è soffermata a lungo all’interno della Pieve delle Sante patrone, dove si trovano la pregiata collezione di robbiane e il reliquiario. Sono state inoltre visitate la chiesa del Suffragio, la chiesa della Madonna della Neve, il Palazzo comunale, la Peschiera e la Galleria della Sorgente.
“Siamo stati felici di accogliere a Santa Fiora la delegazione provinciale del Fondo Ambiente Italiano – afferma il sindaco Federico Balocchi – l’attenzione del FAI ci fa particolarmente piacere perché conferma le grandi potenzialità di questo territorio dal punto di vista del turismo culturale, un segmento che riteniamo importante sviluppare, anche perché non è legato alle stagioni e può portare visitatori tutto l’anno. Ci rende particolarmente orgogliosi aver aperto la strada ad una collaborazione con il FAI, che ci auguriamo possa portare, anche in futuro, all’organizzazione di nuove iniziative”.
Nella sala consiliare, il sindaco ha donato al capo delegazione del FAI di Grosseto, Giovanni Tombari, alcune pubblicazioni sulla storia di Santa Fiora e sul Palazzo Sforza Cesarini. Il FAI ha ricambiato consegnando al sindaco e a Michele Nucciotti l’iscrizione gratuita all’associazione. Inoltre, uno dei soci FAI, Fernando Santoni, ha donato al Museo delle Miniere di Santa Fiora due oggetti antichi, dei primi del ‘900, che appartenevano ad un caposquadra che lavorava nella miniera del Siele.
Il FAI Fondo Ambiente Italiano è una fondazione senza scopo di lucro che dal 1975 opera attraverso i volontari per la tutela e la valorizzazione del patrimonio artistico, storico e ambientale italiano, organizzando iniziative finalizzate a sensibilizzare la collettività sull’importanza della conoscenza e del rispetto dei beni culturali.