MONTE ARGENTARIO/ORBETELLO – Buoni risultati dei piccoli di Tana delle Tigri ai Campionati Italiani di Karate, svoltosi ad Ancona il 14 e 15 aprile, che hanno ottenuto cinque medaglie.
Nel bellissimo Pala Baldinelli, in una competizione di altissimo livello e con più di mille atleti, i giovani tigrotti, partiti con la solita umiltà, hanno lottato contro i più esperti, facendosi valere e riscuotendo complimenti dai coach avversari.
La comitiva, composta da undici bambini dai sette ai dodici anni, molti dei quali alla prima esperienza di livello, coadiuvati dai coach Giovanni Russo e Tamara Calchetti, coordinati dal M° Nevio Sabatini, si è comportata egregiamente portando a casa ben cinque medaglie.
In categorie affollatissime, si sono distinti sia nelle prove di kata (forma) che in quelle di Kumite (combattimento)
Tra i più piccoli, i gemelli Tommaso e Matteo Russo (cintura bianca entrambi) hanno dominato l’ansia della prima gara importante e sono scesi sul tatami con grinta, sfoderando le doti che hanno dimostrato in questi pochi mesi di allenamento. Buona prova nel Kata ed ottima prova nel Kumite, dove Tommaso, nonostante la poca esperienza, ha combattuto come un veterano arrendendosi ad un bambino (cintura arancione) a cui ha dato filo da torcere fino agli ultimi secondi, poi sconfitto 3-4.
Matteo ha trovato sulla sua strada un pluricampione del mondo (cintura arancio), tenendogli testa punto a punto e mostrando ottima tecnica e movimento, riscuotendo inoltre i complimenti del coach avversario.
Lucas Baraj ha mostrato le eccellenti doti nel Kata, arrivando tra i primi, a pochi decimi di punto dal podio, buonissima la prestazione nel Kumite dopo un incontro vinto, si è arreso a un bambino più alto di cintura, ma dimostrando miglioramenti e soprattutto doti allenabili.
Cristian Musolino si è piazzato bene nel Kata anche se non è riuscito ad arrivare a podio, e nel Kumite ha stravinto il primo incontro e perso di poco il secondo.
Francesco Feroci ha dato ottima prova in entrambe le specialità, mancando il podio per poco, ma facendo vedere enormi miglioramenti in generale.
Alessia Zauli ha effettuato un ottima prova nel Kata ed altrettanto nel Kumite, dove è riuscita a salire sul podio con un eccellente terzo posto.
Domiziana Noferi ha sfiorato il podio nel Kata classificandosi quinta, ed a podio nel Kumite con un terzo posto dettato da un arbitraggio contestato soprattutto dal pubblico presente.
Tra i più grandicelli, il giorno dopo, si sono distinti Arianna Pellegrino, con un quinto posto nel kata a pari punteggio con altre tre atlete e medaglia di bronzo nel Kumite dopo aver preso un colpo non regolamentare nelle parti basse e tanta rabbia per il mancato scalino più alto.
Martina Carotti, iscritta solo nel Kata, ha dato eccellente prova eseguendo la forma alla perfezione e trovandosi al quinto posto con giudizio molto discutibile.
Filippo Della Monaca come al solito egregio nel kata, non è riuscito a classificarsi tra i primi per l’altissimo livello nella specialità, ma con la consapevolezza di essere in battaglia le prossime volte. Nel Kumite ha trovato un avversario fortissimo, e non ha trovato le strategie giuste per batterlo, uscendo deluso ed arrabbiato per l’occasione mancata, dato che gli altri combattenti erano alla sua portata.
Tommaso Trillocco nonostante l’altissimo livello nella categoria di kata, ha passato la prima eliminatoria ed è arrivato allo spareggio per 2-3 posto insieme ad altri sette atleti, ottenendo il punteggio più alto nella seconda prova in coabitazione con un altro. Poi per un conteggio a noi non chiaro è scivolato dal secondo al terzo posto, comunque un bronzo poco atteso (visto il livello)ma ben accetto.
Nel Kumite partito con una contestazione da parte di alcuni coach per un errata misurazione delle altezze degli atleti, è sceso sul tatami con grinta e tecnica e dopo ottime prestazioni, come sempre, si è fermato alle semifinali con un terzo posto ed altro bronzo. La squadra di Kumite composta da Trillocco -Della Monaca-Feroci, alla prima esperienza, nonostante l’ottima partenza , ha buttato via un enorme vantaggio di due punti contro una squadra nettamente battibile, uscendo con molto amaro in bocca, ed un po’ di delusione.
Trasferta partita senza aspettative, visto i tanti neo karateki, ma sommariamente positiva,anche se tutti i podi sfiorati ci potevano regalare gioie maggiori «Comunque ne usciamo consapevoli di essere a buon livello – commenta il maestro Sabatini – ci alleneremo ancora di più per crescere e migliorare, ma siamo consapevoli di lavorare nella maniera giusta»