GROSSETO – Catuscia Scoccati, consigliere comunale del Pd, chiede all’amministrazione che si ponga un freno al fenomeno di quelle che definisce “presenze osé”, facendo chiaro riferimento alla presenza di un giro di prostituzione in città di cui si dice direttamente testimone.
“Nelle immagini che si rincorrono tra quotidiani e network vediamo una città protetta e piena di cantieri – dice Scoccati – talvolta anche semplici interventi di quotidiana amministrazione. Altre importanti interventi che sono frutto di un’oculata attenzione di un Governo, che è stato “punito”. Questi ultimi non percepiti dalla collettività come una ricaduta positiva nelle periferie e sui singoli , che troveranno in queste azioni, beneficio economico. In molti vedono solo il problema in coloro che hanno un pigmento della pelle, color cioccolato. Si pensa ai furti, spaccio e di rimando agli stranieri. La concentrazione dei controlli solo in un luogo, il centro storico. La nostra città non è solo il centro . Sono anche gli altri quartieri, che andrebbero sorvegliati”.
“Percorro via della Pace alle 23 della sera e cosa vedo? – racconta la consigliere – Ragazze, o apparentemente lo sembrano, a distanza ripetuta come fossero “colonnini”, che si propongono alle auto in percorrenza. Questo non lo sento mai citare come degrado e problema per la città. Sia nel caso degli spacciatori e delle presenze osè in strada mi ricorre la domanda chi ne siano i clienti. Forse quelli color latte. Questo degrado va gestito con le ordinanze periodiche, si può fare. Non estirpi il problema, ma lo gestisci ed offri una città diversa. Invece mi pare che in questa città di voglia farlo percepire in modo più forte per rendere la collettività più “incazzata”. Non mi dite che attraverso le telecamere riuscite a beccare i clienti”.
“Mi sembra anche giusto dividere i ruoli delle forze dell’ordine – conclude Scoccati – da quello della Polizia Municipale. Mi sembra giusto non generalizzare sugli stranieri presenti in un territorio. Mi sembra giusto governare questo problema. La sicurezza è “Tanta Roba”. Prevenire e gestire il degrado è ancora più importante che farsi uno scudo raziale”.