CAPALBIO – Incontro tra i vertici di Asl Toscana Sud Est e i sindaci del territorio, occasione di cui Capalbio ha approfittato per esprimere tutte le preoccupazioni inerenti la gestione del servizio sanitario nella zona sud della Maremma.
“Ho rappresentato nella discussione quanto più volte ragionato nel corso delle varie riunioni dell’ Articolazione Zonale Colline dell’Albegna – spiega Bellumori – la preoccupazione circa il mancato turnover del personale nella cardiologia, medicina e chirurgia del presidio ospedaliero di Orbetello strettamente connesso poi con le dinamiche in senso critico dell’ospedale di Pitigliano. È stata portata all’attenzione della direzione sanitaria la situazione dell’ortopedia che avrebbe dovuto essere il punto di forza in termini di attrazione per l’intero bacino della Costa d’Argento e dell’Alto Lazio dell’utenza. Così come è stato illustrato che a seguito di una serie di vicissitudini anche l’attività di ginecologia e pediatria ha subito un dimensionamento che, in termini pratici, comporta lo spostamento dell’utenza dalla Costa d’Argento a Grosseto. Per quanto la discussione sia stata aperta nel contraddittorio e caratterizzata da un confronto utile, a mio avviso al tavolo mancava l’interlocutore politico di rilievo ovvero la Regione Toscana l’azionista di maggioranza e soggetto pagatore”.
“L’istituzione dei dipartimenti a livello di Asl sulle tre province – Arezzo Siena e Grosseto – derivante dalla Riforma – prosegue il primo cittadino – avrebbe dovuto permette tra le altre cose la rotazione del personale in modo da poter fornire le risposte alle esigenze di personale. Invece allo stato delle cose parrebbe che negli ospedali periferici non si riesce a trovare medici e di conseguenza vengono tagliati i servizi. La organizzazione degli ospedali in rete avrebbe dovuto garantire che non si facessero tutti i tipi di operazione ovunque, ma che si accentrassero o smistassero nei vari stabilimenti ospedalieri secondo criteri di complessità o tempi di attesa. Invece ciò sta solo comportando uno spostamento di tutte le attività di sala verso i centri di Grosseto e Siena, portando al progressivo dimensionamento dei reparti degli ospedali periferici nel nostro caso delle Colline dell’Albegna quelli di Pitigliano e Orbetello”.
“Tra le varie questioni ancora in sospeso la Casa della Salute – sottolinea Bellumori – che auspichiamo vivamente possa trovare collocazione e soprattutto avviare la propria attività e le liste di attesa che in taluni casi viaggiano ad appuntamenti ad un anno. Caso a se la faccenda dell’emergenza/urgenza che partita nel novembre 2016 ancora ad oggi manca di tutta una serie di strumentazioni collegate al piano originario di accorpamento. Discorso a parte l’assistenza socio-assistenziale sul territorio che in gran parte è a carico dei bilanci comunali e che comunque fornisce risposte adeguate seppur in presenza di una qualche carenza del personale amministrativo”.
“La Asl ha presentato i propri indicatori che segnano una vitalità delle attività – conclude il sindaco – dati sui quali è necessario continuare a lavorare ed in termini di efficienza ed in termini di risorse umane. Si attende di conoscere sempre dalla Regione Toscana a due anni dall’avvio della Riforma Sanitaria in che termini di efficacia e di efficienza la Riforma stessa ha fornito con la riorganizzazione su scostamenti di rilievo sui territori su qualità servizi e costi sostenuti.