GROSSETO – Un programma di sicurezza urbana solidale e partecipato. E’ la proposta che il movimento Fare Grosseto e l’associazione Per Grosseto intendono sottoporre all’attenzione dell’amministrazione comunale. Il degrado localizzato lungo le mura, i furti negli appartamenti e gli atti di vandalismo, spesso alla ribalta della cronaca, sono percezione d’insicurezza molto elevata da parte dei cittadini. Si tratta di un progetto realizzato con il supporto dell’Università di Padova, articolato in una fase di riflessione critica e progettuale, con implicazioni anche in campo economico e culturale, mentre in un successivo momento verranno messe in campo soluzioni concrete alle questioni di forte impatto sociale che sono oggetto dell’analisi.
Il programma che Fare Grosseto e Per Grosseto presenteranno è stato sviluppato presso l’Università di Padova nel primo corso di alta formazione per “Dirigente delegato alla sicurezza urbana e contrasto sociale alle mafie”. Gli interventi da mettere in campo riguardano la promozione e la garanzia della sicurezza urbana e del benessere sociale tramite la cittadinanza attiva, il controllo di vicinato e una rete di raccordo istituzionale.
Il programma prevede una nuova figura professionale per condurre analisi, proporre soluzioni, coordinare progetti, migliorare la percezione della sicurezza, la qualità della vita e il coinvolgimento attivo da parte dei cittadini: il Dirigente delegato alla sicurezza urbana. Per questo motivo saranno organizzati incontri con una modalità aperta, informale e dialogica, che devono avere l’obiettivo di fornire ai residenti e alle associazioni gli strumenti informativi necessari per costruire e alimentare la fiducia e la collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine. E’ fondamentale, infatti, affrontare in maniera integrata il tema della sicurezza urbana, coordinando le competenze dei diversi servizi e soggetti del territorio con attività di monitoraggio, promozione sociale, prevenzione sociale, mediazione, educazione alla legalità, coinvolgendo i diversi soggetti sul territorio (residenti, comitati, associazioni) e chiedendo loro di essere protagonisti. Questo modello di sicurezza partecipata è diffusamente riconosciuto attualmente come il più efficace nell’affrontare la tematica della sicurezza.
Il Decreto Legge Minniti del 20 febbraio 2017, convertito con la Legge di Conversione del 18 aprile 2017, prevede che il sindaco possa delegare a un professionista le sue competenze in materia di sicurezza nelle aree urbane. Quindi si tratta di una nuova figura che opera con il sindaco che, secondo le nuove norme, è investito di competenze relative alla sicurezza che riguardano la micro e macro-criminalità, prevenzione di infiltrazione mafiose e derive terroristiche. Infine, il Dirigente delegato alla sicurezza urbana, disciplina l’attività di informazione e comunicazione da parte delle istituzioni locali ai cittadini. Fare Grosseto e Per Grosseto ritengono che la sicurezza e il benessere sociale non vadano lasciati alle singole iniziative e a gruppi di cittadini che improvvisino ronde o sistemi di sorveglianza scoordinati, come approssimative imitazioni di esperienze fatte altrove e quindi destinate al fallimento. Manca completamente un programma di prevenzione per la sicurezza che coinvolga tutti i cittadini, con specifici progetti a partire dagli studenti fino agli anziani. Occorre che gli interventi vengano progettati e pianificati sia a breve che a lungo termine, ascoltando le esigenze e le proposte dei cittadini di ogni zona della città, coordinati e supportati da esperti, sempre connessi con le istituzioni e le forze dell’ordine.