GROSSETO – “La medicina complementare, oggi, rappresenta una parte significativa nella programmazione del servizio sanitario regionale – spiega Leonardo Marras, capogruppo PD Regione Toscana –. La percentuale di cittadini che utilizzano la medicina complementare per cura e prevenzione è cresciuta notevolmente negli anni arrivando, in Toscana, al 13,4% grazie anche all’impegno costante della Regione all’incentivazione e all’integrazione con la medicina tradizionale. Un impegno che ha portato alla creazione, nel 2011, di un centro specializzato nell’ospedale di Pitigliano divenuto punto di riferimento per l’azienda Toscana sud-est e per l’intera regione, oltreché sede formativa in collaborazione con l’Università degli Studi di Siena”.
“Preoccupa e non poco, dunque, quanto apparso pochi giorni fa sulla stampa – prosegue Marras – l’aumento delle tariffe sulle attività ambulatoriali del servizio pubblico e la limitazione delle erogazioni relative alle prestazioni omeopatiche avrebbero conseguenze negative non indifferenti. I primi a farne le spese sarebbero, ovviamente, i malati cronici, gli anziani, le categorie più deboli, in generale i pazienti che periodicamente ricorrono a queste discipline e non possono permettersi le cure per i costi elevati. Ho presentato un’interrogazione alla giunta regionale per conoscere le reali intenzioni in merito e chiedere un’attenta valutazione degli effetti che un eventuale cambio d’indirizzo potrebbe avere anche sulle attività del presidio di Pitigliano e sui centri ad esso collegati, ovvero il centro di riabilitazione neurologica e ortopedica di Mancino e i diversi ambulatori di medicina integrata presenti al Misericordia di Grosseto”.
Con delibera n. 1224 del 29 novembre 2016 è stato approvato il programma di attività triennale 2016-2018 e le linee di indirizzo alle Aziende USL e AOU per la riorganizzazione della medicina integrata con l’intento di ottimizzare l’offerta dei servizi, garantire una equa distribuzione sul territorio e una adeguata risposta alle richieste dei cittadini, almeno nei settori quali l’oncologia, la lotta al dolore, la promozione del parto fisiologico, la medicina di genere e la prevenzione e cura delle malattie respiratorie e atopiche nell’infanzia e nell’età adulta. Inoltre, il censimento delle attività di medicina complementare erogate dalle Aziende sanitarie Toscane, aggiornato al 31.12.2015, evidenziava la presenza di 91 strutture ambulatoriali e\o ospedaliere dedicate alle medicine complementari di cui 59 in regime istituzionale e 32 in intramoenia.