FOLLONICA – «Che fine hanno fatto i cani ospitati nel canile abusivo del Martellino? Dove sono stati riallocati? Qual è il loro stato di salute? Quanti di questi sono deceduti successivamente al trasferimento?». A chiederlo il Movimento 5 Stelle di Follonica. «Domande alle quali ancora l’Amministrazione comunale e, per alcuni aspetti, anche l’Asl Veterinaria non rispondono. Domande che sono state rivolte con una richiesta di accesso agli atti a luglio 2016 e rinnovate con un’interrogazione a novembre 2017. Silenzio assoluto».
«Ci sono voluti 15 anni prima che una struttura abusiva e fatiscente, tollerata da tre amministrazioni PD, all’interno di un parco, fosse smantellata. Solo grazie all’ingresso in Consiglio comunale del Movimento 5 Stelle, una forza politica di opposizione assolutamente libera da legacci, alle richieste di accesso agli atti, alle interrogazioni, ad un esposto in Procura, alla sollecitazione di privati cittadini e in ultimo alla visita a sorpresa di un portavoce pentastellato in Parlamento è stato possibile, nel giro di pochi mesi, far liberare l’area da un abuso che deteneva decine di cani in condizioni precarie».
«Successivamente allo smantellamento del canile abusivo, il pensiero è andato al benessere degli animali per i quali chiedevamo l’accoglienza presso il canile comprensoriale de La Botte di Scarlino, in attesa di capire se i rispettivi proprietari fossero in grado di ricoverarli in situazioni idonee – precisa M5S -. Questa richiesta non fu accolta ma l’assessore alla tutela animali si impegnò pubblicamente, anche durante una seduta del Forum Ambiente, a vigilare a che il benessere dei cani trasferiti fosse garantito così come le rispettive sistemazioni fossero risultate idonee».
«Stiamo attendendo notizie da 131 giorni: la nostra ultima interrogazione risale al 13-11-2017 e, per regolamento, la risposta doveva essere data entro 30 gg dalla data di presentazione (art.29 regolamento consiglio comunale, comma 5). Come sempre il PD, asservito al consenso elettorale, dimentica di tutelare i più deboli, gli animali, tollerando per decenni che i cani venissero mantenuti in strutture fatiscenti e abusive, l’assessore Giorgieri ha mancato nel vigilare e garantire il benessere e forse la vita di questi poveri animali. Ha anche “dimenticato” di approvare un nuovo regolamento per la tutela degli animali. È arrivato il momento di indirizzare l’azione amministrativa verso il bene collettivo, la tutela delle persone, degli animali, dell’ambiente e non governare per interessi di pochi e garantirsi la poltrona da sindaco».