GROSSETO – «Fratelli d’Italia vuole mettere in evidenza e denunciare che la situazione dei migranti e della criminalità presente sul nostro territorio provinciale è arrivata al limite della sopportazione. Ad oggi non si conosce, o non si hanno veri e propri dati ufficiali, su quanti sono i migranti presenti nella nostra provincia e tutti quelli che già hanno ricevuto l’intimazione ad abbandonare il suolo nazionale. Per non parlare delle continue violazioni della legge sull’immigrazione meglio conosciuta come Bossi – Fini». A Parlare è Fabrizio Rossi, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia.
«Basta girare un po’ per la nostra città (argine e parchi), ma anche andare in altri luoghi dell’entroterra Maremmano, che spesso ci si imbatte e si vedono gruppetti di supposti migranti fermi ai lati delle strade e sui marciapiedi o seduti sulle panchine, tutti con il telefonino e sigarette in mano».
«Nei primi giorni di febbraio durante la campagna elettorale, ho toccato personalmente con mano questa intollerabile situaIone riguardante l’immigrazione nel nostro territorio. Ho provato a visitare un centro di prima accoglienza gestito da una cooperativa situato alla periferia nord di Follonica senza però riuscirci. Chi gestisce la struttura mi ha impedito di entrare perché non avevo richiesto preventivamente un permesso. Quindi sono rimasto fuori davanti al cancello d’ingresso per alcuni minuti e ho assistito a un via vai continuo di migranti che entravano indisturbati ”. “Persone – continua Fabrizio Rossi – che il governo delle sinistre ha accolto in questi centri e non sappiamo quando questo flusso finirà».
Proprio in questi giorni la questura di Grosseto ha ricevuto in dotazione quindici nuovi agenti, ma purtroppo come ha anche fatto presente Valerio Bianchi responsabile provinciale del Movimento sindacale autonomo di polizia, sono ancora insufficienti per garantire la sicurezza nella nostra provincia. Questo è un fatto gravissimo. Bisogna dire basta e porre un freno a questa situazione di criminalità alimentata dall’immigrazione sia legale che clandestina. Le espulsioni devono essere effettive «Chi non è degno di stare in Italia è giusto che sia immediatamente espulso e rimandato nel proprio Paese d’origine. La nostra proposta è dimezzare i fondi destinati a questa ipocrita accoglienza e destinarli da subito al fondo per i rimpatri»