GROSSETO – È strano come alcuni argomenti dei quali spesso si parla anche troppo spariscano dai radar nel periodo pre elettorale. Quello della legalizzazione della cannabis è un esempio lampante: ne ha parlato tutto il centrosinistra per anni ma, curiosamente, in campagna elettorale l’unica forza politica che ha ritenuto di organizzare un’iniziativa pubblica in merito è la lista di Pietro Grasso». A parlare è Luca Alcamo, coordinatore provinciale di Mdp impegnato nella campagna elettorale a sostegno dei candidati di Liberi e Uguali.
«Il Partito Democratico si era fatto carico di presentare una legge in parlamento che, malauguratamente, non è andata in porto proprio per un’improvvisa retromarcia dello stesso PD.
Eppure era un’ottima legge e i suoi promotori, sempre del pd, avevano giurato in decine di occasioni che sarebbero andati avanti “ad ogni costo”. La legalizzazione della cannabis non è una cosa da poco, o di minoranza nel Paese, non è solo una questione che riguarda chi la fuma, né SOLO il modo più saggio per chiudere i rubinetti di finanziamento delle Mafie che la vendono e fanno miliardi proprio perché è proibita».
«Il proibizionismo come deterrente ha fallito, e la legalizzazione rappresenterebbe un’importante possibilità di sviluppo per un territorio a vocazione agricola come il nostro. Nonostante proprio dalla Maremma ci sia stata un’encomiabile sensibilità sul tema da parte di Luca Sani è curioso come né il PD grossetano né il candidato all’uninominale Marras abbiano ritenuto di farci sapere cosa pensano di fare se toccasse a loro rappresentarci in parlamento. Anche l’atteggiamento di +europa in questo senso andrebbe capito: la linea è quella di Emma Bonino, che è stata a fianco di Marco Pannella su questa battaglia, o quella di Bruno Tabacci? Sarebbe stato interessante conoscere l’opinione del candidato locale, ma non sembra volersi palesare. Sono a favore? Sono contrari? Non se ne interessano? Temo che rimarremo tutti con la curiosità».