ORBETELLO – La scuola media di Fonteblanda è andata alla scoperta delle cisterne romane di Talamone: i ragazzi della scuola sono stati accompagnati dagli esperti dell’associazione archeologica Ante Quel, che hanno raccontato loro la storia degli antichi ruderi.
Le cisterne, parte centrale della visita, fanno parte di un complesso urbanistico noto come una grande villa ma, probabilmente, erano inserite in una più vasta area portuale risalente all’imperatore Traiano e, dal 2015, sono in atto lavori di pulizia e riqualificazione, con l’obiettivo finale di aprire l’area al pubblico.
«Dentro abbiamo trovato di tutto – racconta Antonio Cagnacci, dell’associazione archeologia Odysseus che collabora al progetto – disegni risalenti probabilmente al periodo delle Grandi Guerre, resti medioevali, incisioni. I docenti e i ragazzi delle scuole erano visibilmente colpiti dalla vastità dei ruderi e da tutto quello che c’è dentro. Soprattutto però è stata la grandezza delle cisterne a stupirli»
Le cisterne sono alte infatti 6 metri e, proprio per la loro dimensione, sono fra le ultime rimaste «Non credo che esistano più ruderi di queste dimensione risalenti a un’epoca come quella dell’imperatore Traiano. La nostra zona è piena di tesori storici che vanno valorizzati e protetti al massimo – continua Cagnacci – l’intera Etruria si meriterebbe di essere dichiarata zona protetta dall’Unesco e chissà se continuando in questa direzione, ristrutturando e coinvolgendo i ragazzi non si possa aspirare a questo risultato»
I lavori dell’archeologo dott. Claudio Calastri e della sua squadra intanto continuano senza sosta con l’obiettivo di regalare questa meraviglia al pubblico il prima possibile