SIENA – Approfittava della sua carnagione olivastra per fingersi straniero, storpiava appositamente le parole per far credere di essere maghrebino. Così un rapinatore seriale residente a Grosseto e originario della Puglia ha svaligiato, in soli cinque mesi per sette istituti di credito in provincia di Siena. Rosia, Arbia, San Rocco a Pilli, Murlo, Asciano, Sant’Angelo in Colle, san Giovanni D’Asso i suoi obiettivi.
L’uomo, 47 anni, agiva in solitaria, entrava quando si avvicinava l’orario di chiusura chiedendo, con accento straniero, informazione per inviare bonifici in Marocco, poi estraeva la pistola (forse finta) e con quella minacciava gli impiegati così da farsi consegnare il denaro in cassa. Completava poi l’operazione ammanettando di schiena, con fascette di plastica, le sue vittime che venivano rinchiuse all’interno del bagno della filiale, in maniera da avere il tempo di allontanarsi a piedi verso un’autovettura che lo attendeva nelle strade viciniori.
Nell’episodio di San Rocco a Pilli un passante era riuscito ad annotare la targa della macchina del rapinatore sbagliandosi però sul modello. I Carabinieri vista la successione degli episodi e la collocazione degli obbiettivi avevano immaginato che il rapinatore potesse provenire dalla Provincia di Grosseto. Quella targa è stata fondamentale: con una certosina ricerca delle telecamere lungo l’ultimo percorso di fuga gli investigatori sono giunti a Grosseto. L’auto era provento di furto e aveva la targa di un altro mezzo rubato. Aveva però girato la Provincia maremmana e questo ha consentito ai Militari con alcuni ingegnosi escamotages di identificare l’uomo.
I militari avevano tenuto d’occhio i movimenti grazie alla geolocalizzazione, inoltre una fasciatura ad un braccio e una stecca al dito avevano aiutato nel riconoscimento. I carabinieri del Nucleo investigativo di Siena hanno raccolto prove sufficienti per procedere all’arresto, a Grosseto, del rapinatore, L’uomo era appena tornato da una vacanza alle Antille. Al momento si trova presso il carcere di Grosseto.