GROSSETO – Famiglia, sicurezza e lavoro, sono i tre punti fondamentali per Fare Grosseto che sosterrà i politici e i partiti che nei loro programmi indicheranno queste priorità. «Investire sui figli e sulle famiglie, del resto, significa investire sul capitale umano di una nazione – precisano da Fare Grosseto -. Secondo i dati dell’Istat, nel 2016 il numero delle nascite ha raggiunto il picco più basso nella storia d’Italia. Da anni ormai, nel nostro Paese il numero delle morti supera ampiamente quello dei nuovi nati. Si tratta di una tendenza non priva di conseguenze dal punto di vista economico, sociale e della spesa pubblica. Un Paese dove ci sono più morti che nati è un Paese che va a morire. E’ necessario una politica che favorisca la natalità». Secondo Fare Grosseto, quindi, le forze politiche che costituiranno il nuovo governo dovrebbero impegnarsi a dare un maggiore impulso alla famiglia, formata unicamente da un uomo e da una donna.
«La famiglia se sostenuta potrebbe diventare elemento fondamentale di una politica di ripresa economica – aggiungono da Fare Grosseto -. La precarietà toglie certezze, stipendi, diritti e voglia di scommettere sul futuro. Occorre perseguire una politica che miri ad aumentare l’offerta di lavoro. Le aziende devono convincersi ad investire. La politica deve metterci la faccia, sburocratizzando gli iter necessari, diminuendo la pressione fiscale e riconoscendo eventuali agevolazioni». Fare Grosseto ribadisce poi il no alla teoria gender nelle scuole: «Perché cancella la differenza tra uomo e donna, con grande disprezzo per la realtà biologica, quindi per la maternità intesa non solo come procreazione, ma come creazione di un rapporto umano unico fin dal concepimento – dicono da Fare Grosseto -. Questa ideologia scardina la famiglia, e non aiuta gli omosessuali a essere accolti come eguali».
Fare Grosseto, inoltre, getta l’attenzione anche sulla nuova politica per l’immigrazione, ormai necessaria: «Un governo deve essere in grado di gestire gli sbarchi e l’immigrazione con attenzione; è necessario essere in grado di valutare il numero delle persone che si é in grado di accogliere, consapevoli però che non può bastare riceverli, ma che è necessario anche integrarli, quello che purtroppo finora è mancato». Infine un passaggio relativo alla sicurezza: «Deve diventare una priorità e si devono prevedere finanziamenti, istituire figure per il controllo del territorio e poter utilizzare tutta quella tecnologia necessaria per il controllo, dai droni alle videocamere».