GROSSETO – L’Amministrazione comunale di Castiglione della Pescaia con gli assessori alla Cultura Susanna Lorenzini e Walter Massetti, assessore con delega alla valorizzazione dell’area archeologica di Vetulonia, assieme a Simona Rafanelli, direttore scientifico del Museo civico archeologico Isidoro Falchi sono stati nei giorni scorsi gli ospiti d’onore al Museo nazionale etrusco di Villa Giulia a Roma, in occasione del ciclo “Storie di Persone e di Musei”, iniziativa che rientra nella programmazione dell’Anno europeo del patrimonio culturale (2018), e ha ottenuto il patrocinio dell’International council of museums (ICOM), sezione italiana.
“Il Museo nazionale etrusco – spiega Susanna Lorenzini – facendosi interprete delle funzioni attribuite ai musei autonomi dalla riorganizzazione avviata dal ministro Franceschini, ha ideato un’iniziativa volta a potenziare il ruolo dei musei come luoghi vitali, capaci di promuovere lo sviluppo della cultura, creando e promuovendo rapporti e reti territoriali con soggetti sia pubblici che privati. Tenendo conto di realtà storiche e archeologiche, come la nostra, siamo stati contattati e invitati a fare una presentazione sulla realtà di Vetulonia ad addetti ai lavori e a soggetti istituzionali e a privati”.
“Simona Rafanelli, direttore del Museo Falchi di Vetulonia – aggiunge Walter Massetti – ha presentato tutto il nostro lavoro, passato e futuro e al termine dell’incontro abbiamo riscontrato un notevole interesse da parte del folto pubblico presente di studiosi, appassionati e studenti”.
“Personalmente – dice Massetti – come amministratore, punto molto sull’incrementare il valore dell’eredità culturale che ci è stata tramandata, dando tutto lo spazio necessario a quanto può far conoscere Vetulonia e tutte le nostre aree di pregio archeologico e culturale. Credo che dando spazio a queste realtà culturali locali promoviamo il nostro territorio”.
“L’obbiettivo degli organizzatori di eventi come questo – conclude Susanna Lorenzini – dove è stato protagonista il museo di Vetulonia, è quello di mettere a disposizione degli amministratori locali e dei curatori di raccolte civiche di interesse archeologico presenti nelle regioni del Lazio, dell’Umbria e della Toscana, culla della civiltà etrusca, un luogo in cui poter raccontare la loro esperienza di valorizzazione compiuta dagli operatori museali, dando l’opportunità di dirigere l’attenzione anche sulla dimensione immateriale del patrimonio culturale”.