SCARLINO – «Vogliamo contrapporci a chi sta cercando di sminuire un progetto così importante» Così alcuni genitori di alcuni bambini di Scarlino scalo scrivono al sindaco, Marcello Stella, in merito alla costruzione della nuova scuola e in risposta a quelle famiglie che hanno invece protestato per il trasferimento dei ragazzi. «Vogliamo esprimere il nostro dispiacere per il malumore che un evento ormai sempre più raro, ma tanto auspicato dagli abitanti di molte città, come l’apertura di una nuova scuola sta suscitando in una piccola parte di nostri concittadini».
«I rappresentanti delle classi hanno potuto visitare i locali della nuova scuola e hanno riferito che si tratta di un edificio innovativo dal punto di vista dell’impiego di fonti rinnovabili, ma soprattutto spazioso, luminoso e costruito sulla base dei più moderni criteri di sicurezza – precisano i genitori -. Per chi come noi ha bambini in età scolare sa benissimo che, a confronto di tutte scuole attualmente in uso nel nostro plesso, è come fare un salto su un altro pianeta! Questa nuova scuola dovrebbe essere motivo di orgoglio per una comunità e non causa di scissioni. Cosa c’è di più importante per un genitore che accompagnare i propri figli a scuola sapendo che l’ambiente in cui trascorreranno gran parte del loro tempo è piacevole, bello, comodo e sicuro! Erano anni che veniva promessa e ora è realtà!».
«Le motivazioni di tanta ostilità sollevate dai “paesani”, e ci riferiamo alla convinzione che con il trasferimento delle scuole medie il paese alto andrà a morire, seppure comprensibili e, in un certo senso, da lodare dato che dimostrano l’attaccamento degli abitanti al paese non sono però condivisibili. Non si può immaginare che la sopravvivenza di un borgo sia legata a soli 79 studenti delle scuole medie (le elementari continueranno a rimanere a Scarlino) di cui circa 59 arrivano la mattina alle 8 con il pulmino e alle 13 tornano a casa a Scarlino Scalo e campagne. Piuttosto per tutelare i borghi storici si deve puntare sulla valorizzazione delle bellezze locali cercando di fare del Capoluogo un polo di attrazione turistica e continuare ad impegnarsi per svolgere le feste e le manifestazioni che per anni hanno portato centinaia di visitatori a Scarlino».
«Comprendiamo benissimo le mamme che lamentano il disagio per i propri figli di dover prendere lo scuolabus per recarsi alla nuova scuola, dato che nella direzione opposta si muovono da generazioni i bambini dello Scalo e delle campagne – affermano padri e madri -, ma vorremmo richiamare l’attenzione di queste mamme sul fatto che probabilmente un viaggio di 10 minuti in autobus ben vale la pena se poi la destinazione è funzionale ed accogliente. Ma la domanda che poniamo alle nostre concittadine è: “ Siete sicure che i vostri figli siano d’accordo con voi?”. Magari a loro farebbe piacere poter arrivare a scuola e sostare con i compagni in un grande piazzale senza paura del traffico, entrare in aule comode e luminose dove si può raccogliere ciò che cade sul pavimento senza urtare l’amico, o fare ricreazione nei corridoi e non in classe seduti perché i locali comuni sono troppo piccoli, consumare i pasti della mensa in un locale apposito e non nelle aule dove poi si devono riprendere le lezioni, avere dei bagni nuovi con le porte che si chiudono senza problemi, poter fare educazione fisica in una grande palestra e non nell’atrio, potersi fermare sui divanetti che verranno posizionati nei corridoi e prendersi un libro da leggere sulle librerie a portata di tutti!».
«Pensiamo poi a tutte le risorse che il Comune andrà sicuramente a risparmiare dovendo gestire un unico edificio, efficiente dal punto di vista energetico, e dovendo organizzare il trasporto scolastico per una minoranza di bambini. E qui caro sindaco le chiediamo tutti noi suoi concittadini senza, pensiamo, divisioni tra frazione e capoluogo, il suo massimo impegno a convogliare le risorse risparmiate per migliorare l’offerta didattica per i nostri ragazzi ad es. con corsi di recupero per chi ha difficoltà, corsi di potenziamento delle lingue, di informatica, laboratori tanto per darLe dei suggerimenti. Noi crediamo che si debba guardare più che al dove al che cosa e soprattutto per chi». Concludono i genitori di Scarlino Scalo.