GROSSETO – “Anche se mi costa un po’ ammetterlo, non posso che essere d’accordo quasi su tutto con quanto dichiarato dall’amico Paolo Borghi.” Così Andrea Ulmi, a margine di una riunione del Direttivo provinciale della Lega, interviene sulla questione del maxidistretto sanitario e del Coeso.
“Giungo alle sue conclusioni”, prosegue il segretario del Carroccio, “da un altro percorso di ragionamento, ma di certo neppure alla Lega piace il maxi distretto che va dalla Alpi alle piramidi, dal Manzanarre al Reno: si mette insieme territori e soprattutto esigenze profondamente diversi.”
“Con il Sindaco di Grosseto e i consiglieri di coalizione abbiamo analizzato a tempo opportuno l’eventuale uscita dal Coeso, contestando all’Assessore Saccardi la sproporzione tra un maxidistretto da 170.000 abitanti e quello dell’Albegna da 55.000.
Abbiamo subìto, perché già deciso quando ci siamo insediati come coalizione di centrodestra, la decisione della fusione dei distretti così come quella sulla presidenza della conferenza dei Sindaci. In virtù di questa situazione di partenza, riteniamo che perlomeno la Presidenza del maxidistretto, per Statuto attribuibile solo a un Sindaco, debba essere data al primo cittadino di Grosseto.”
“Questo può essere solo il frutto di un accordo politico in quanto il farraginoso sistema della doppia maggioranza (per presentarsi e poi per votare) potrebbe generare una impasse dovuta magari a Sindaci che, per arrotondamento in eccesso , valgono l’1% del maxidistretto.
Come Segretario della Lega, movimento di punta della maggioranza nella coalizione di centrodestra a Grosseto, sosterrò, con tutto il nostro peso specifico, la candidatura di Vivarelli Colonna a presidente del Coeso nel maxidistretto.
Qualora, per i soliti giochi della sinistra e i veti statali sulla guida di una macchina che ha da sempre rappresentato una sacca di voti a cui attingere con scambi di favori (perché va a incidere fortemente sui bisogni primari di quella fetta di popolazione più debole e quindi più facilmente ricattabile) la Presidenza di Vivarellli Colonna non andasse in porto, ci faremo parte attiva e propositiva per l’uscita dal Coeso, come già ebbi modo di affermare quando in Consiglio Comunale, obtorto collo, ho votato e fatto votare ai consiglieri della Lega la adesione del Comune di Grosseto al maxidistretto.
Non è detto, peraltro, che la Presidenza di Vivarelli Colonna renda l’andamento del “Coesone” migliore, ma perlomeno puà permettere di provare a riequilibrare una situazione che ci è stata calata dall’alto in tutto e per tutto: non è detto, ripeto, e in quel caso valutaremo le conseguenze e le azioni da intraprendere.
Se la Presidenza a Vivarelli Colonna, invece, non vedrà la luce, per le manovre della sinistra, sarà a tutti manifesta la malafede e la volontà di mantenimento del controllo di un carrozzone attraverso dirigenti designati affinché rispondano a un solo padrone. A quel punto, almeno per Lega, sarà inevitabile la decisione di uscire e assicurare la tutela dei bisogni sociosanitari della popolazione grossetana in altro modo.”