GROSSETO – Sarà pronta entro la fine del 2018. Con questa sfida oggi a Grosseto, nel terreno di via Cimabue, a fianco di Villa Pizzetti, è stata posata la prima simbolica pietra di Villa Elena Maria, la residenza che ospiterà i malati oncologici e i loro familiari durante il periodo della malattia o per cure particolari.
La struttura, 1000 metri quadrati, tutta in materiale ecostostenibile, è stata progettata dall’architetto Antonio Capelli che ha donato il progetto. Sarà costituita da quattro bilocali attrezzati, una sala conferenze e una ludoteca per bambini e ragazzi che sarà intitolata alla memoria di due bambine che recentemente hanno perso la loro battaglia contro la malattia: Maria Sole e Maria Francesca. I lavori saranno affidati alla ditta Egisti e del Verde si occuperà la ditta Barbini. L’intervento sarà finanziato con un investimento di circa 1,5 milioni di euro.
Tra un paio di mesi saranno realizzate le fondazioni e tra circa quattro mesi inizierà l’opera di installazione della struttura che dovrebbe, questo è l’obiettivo, essere terminata entro il 2018. Un sogno che da oggi diventa realtà per chi l’ha voluto sin dall’inizio e per tutta la città. «L’idea di costruire la casa accoglienza nasce da un’esperienza personale – spiega Lucia Rossi, presidente della Fondazione Villa Elena Maria – e nasce dal desiderio di risolvere i grossi problemi dell’anima quando una persona ha un percorso di malattia importante. Quando mia figlia è uscita fuori da questo percorso il mio desiderio è stato quello di creare un punto di incontro e anche uno spazio dove alleviare questi dolori dell’anima, un luogo dove i malati e chi li assiste, compresi anche gli animali, potessero vivere qui. Avremo quattro bilocali attrezzati per chi deve subire radio e chemio terapia e vive la lungo degenza fuori dall’ambiente familiare».
A gestire la struttura sarà l’associazione “La farfalla” da anni impegnata sul territorio della provincia di Grosseto per aiutare i malati oncologici e assistere i loro familiari.
Alla posa della prima pietra erano presenti anche i genitori delle due bambine a cui sarà intitolata la ludoteca. Tra le autorità il vice sindaco Luca Agresti con gli assessori Giacomo Cerboni, Riccardo Ginanneschi e Fabrizio Rossi e il vescovo monsignor Rodolfo Cetoloni.