SANTA FIORA – Un modo per ricordare due donne che nel corso della loro vita hanno fatto molto per il paese. E’ questa la volontà della comunità di Bagnolo che ha deciso di intitolare la sala polivalente all’interno del Parco del Pratuccio in memoria di Lucia Papini e Siria Vestri. La cerimonia si svolgerà sabato 16 dicembre alle ore 16, alla presenza di Federico Balocchi, sindaco del Comune di Santa Fiora, con la partecipazione dei membri del Comitato di frazione e di tutta la cittadinanza.
“Sarà un momento toccante ma anche di festa per tutti– dichiara il sindaco Federico Balocchi – la richiesta di intitolare a Lucia Papini e Siria Vestri la sala polivalente di Bagnolo, fulcro delle attività culturali e ricreative della frazione, è un atto di sincero affetto dimostrato dalla comunità in ricordo di due donne che hanno dato davvero tanto, con passione e altruismo. Una richiesta che è arrivata al Comune di Santa Fiora direttamente dal Comitato di frazione a nome di tutta la cittadinanza e che abbiamo accolto favorevolmente, considerando l’impegno che Lucia e Siria hanno sempre dimostrato nella vita associativa e civile del paese. Sono quelle presenze in grado di fare la differenza nella vita di una comunità. Ed è giusto ricordarle come esempio positivo. Con questa intitolazione resterà per sempre la memoria di quello che hanno fatto e hanno rappresentato per tutti”.
“Sentivamo l’esigenza di fare qualcosa per ricordare due donne straordinarie che purtroppo ci hanno lasciato – spiegano i membri del Comitato di frazione – già da tempo la sala polivalente era di fatto intitolata a Lucia, anche se non in modo ufficiale. Poi, a maggio, è venuta a mancare Siria, un’altra donna speciale molto amata in paese. Allora ci è sembrato naturale ufficializzare una volontà condivisa e diffusa in paese e abbiamo fatto richiesta a Comune e Prefettura per l’intitolazione della sala polivalente. Richiesta che è stata subito accolta”.
Lucia Papini è stata sempre impegnata per la gente e con la gente di Bagnolo partecipando e facendosi promotrice, grazie al suo impegno sociale e nelle varie associazioni di volontariato, di importanti attività legate al territorio. Appassionata e studiosa delle tradizioni popolari, è stata fondatrice della Compagnia teatrale dialettale “Il Ciaramito”, nome che deriva da un dolce povero, tipico di Bagnolo, a base di farina di castagne, prodotto principale della nostra montagna. Insieme ad altre figure del paese recitava divertenti commedie teatrali, da lei stessa scritte, volte a mantenere vivo il tessuto sociale della nostra comunità. Lucia ha avuto un ruolo importante nella realizzazione di innumerevoli eventi locali tra i quali la Befana bagnolese, le sfilate storiche della contrada di Bagnolo e soprattutto la famosa Sagra del Fungo Amiatino a cui si dedicava sempre con gioia e passione. Impegnata in ogni ambito della vita civile, con il suo entusiasmo e lo spirito vitale che ha sempre sprigionato, ha contribuito a rallegrare le giornate della comunità di Bagnolo, profondendo messaggi di umiltà, passione e rispetto verso gli altri.
Siria Vestri, nata a Prato nel 1963, era tornata a vivere a Bagnolo, luogo d’origine del babbo Odoardo Vestri, poeta del paese e musicante della banda. E anche lei, che era figlia d’arte, faceva parte del gruppo amatoriale di teatro che a Bagnolo ha molti cultori. Una giovane donna molto conosciuta e apprezzata da tutti, che ha fatto del volontariato, della collaborazione e del rispetto verso il prossimo una ragione di vita. Attiva in diverse associazioni tra le quali la Misericordia, dava il proprio contributo per tutte le manifestazioni del borgo a partire dal presepe vivente. Sempre presente, motivata e attiva. Ma soprattutto era conosciuta per le sue grandi doti di cuoca, come figura di riferimento tra i fornelli della sagra del fungo di Bagnolo, uno degli eventi più importanti dell’autunno amiatino. Siria non si tirava mai indietro nei ruoli di volontariato dando il meglio ogni volta che veniva chiamata a collaborare, con gioia ed entusiasmo, umiltà e passione. E soprattutto con il sorriso.
Due donne, insomma, che hanno lasciato il segno e una eredità importante, e che la comunità di Bagnolo non dimenticherà mai.