GROSSETO – Un occhio al passato recente ed uno all’avvenire nella conferenza stampa “L’atletica a Grosseto, dagli Europei verso il futuro”. Un consuntivo degli Europei U20 che hanno animato quattro giorni dell’ultima estate maremmana e un ringraziamento a chi ha collaborato alla riuscita dell’evento, per illustrare possibili e probabili eventi sportivi nella provincia grossetana. Erano presenti il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna, il vicesindaco Luca Agresti, l’assessore allo sport Fabrizio Rossi, il presidente della Federazione Italiana di Atletica Leggera Alfio Giomi e il presidente Atletica Grosseto Banca Tema Alfio Buccelli.
“Grosseto è stato sul tetto del mondo – ha detto il sindaco Vicarelli Colonna – dimostrando di essere all’altezza di poter ospitare un evento eccezionale anche grazie alla sua struttura, alla sua conformazione territoriale perfetta, coi suoi cittadini che hanno risposto al massimo. Era la seconda volta che ospitavamo questa manifestazione. Erano presenti circa 1800 fra atleti, tecnici, dirigenti, medici delle varie nazioni, 7o membri del comitato organizzatore locale, 120 persone dello staff, 128 giudici di gara, 390 volontari. Ci sono stati circa trentamila presenti allo stadio Zecchini da tutta Europa, che hanno soggiornato sul nostro territorio con grande ricaduta economica. Quasi la metà degli italiani e l’ottanta per cento degli stranieri visitava la Maremma per la prima volta, valutando positivamente il servizio ricevuto, incidendo sullo shopping, sulle visite al Museo Archeologico e quello Storico. La Filarmonica della Città di Grosseto ha eseguito l’Inno di Mameli alla cerimonia di inaugurazione in centro, dove c’è stata una grande festa, con negozianti ed esercenti che hanno addobbato i propri negozi coi colori delle varie nazioni partecipanti e allestito menù a tema”.
“Migliorate la percezione e l’immagine della nostra città – ha continuato il primo cittadino – Altissimi i risultati a livello tecnico con due nuovi record mondiali under 20, tre record dei campionati, quattro record nazionali assoluti, cinquantaquattro record nazionali juniores fra cui cinque italiani, trecentotrentasette record personali. La squadra azzurra ha realizzato una delle migliori edizioni di sempre con nove medaglie divise in tre ori, cinque argenti e un bronzo eguagliando il massimo storico. Colossale la copertura mediatica con dodici ore di diretta su RaiSport. Tutto questo è stato un evento impressionante che ci ha spinto a creare una programmazione ottimale affinché la nostra atletica possa tornare ad essere grande, come potenziamento di finanziamenti e campagne di sensibilizzazione sull’importanza dello sport”.
“Emozione grandissima – ha detto Rossi – che tutti ricorderanno, abbiamo messo a disposizione un grande patrimonio di strutture e impianti ma anche umano, che resterà indelebile nelle memorie dei nostri visitatori a partire dai nostri volontari. Una grande iniziativa che qui mancava da tempo e che Grosseto ha saputo meritare trasformandola in una grande azione collettiva, una sinergia di opere e idee”.
“Importante continuare a sottolineare l’aspetto economico oltre a quello sportivo – ha detto Agresti – Eventi come questi ci fanno essere orgogliosi di essere grossetani, perché sono momenti in cui la città tutta, cittadini, volontari, organizzatori, si prodiga dando segnale di attaccamento. Un applauso al sindaco la cui passione ci spinge a valorizzare lo sport e unirlo al turismo per un binomio fondamentale, attorno al quale struttureremo altri appuntamenti, linea di rilancio su cui ci concentreremo”.
“Gli Europei junior prima di Grosseto 2001 erano una manifestazione minore – ha detto Giomi dopo aver ringraziato l’amministrazione, gli sponsor, i suoi collaboratori – ma dopo sono diventati una manifestazione top perché lo standard organizzativo del 2001 è stato tale che si poteva aspirare a qualcosa di diverso. A Grosseto hanno gareggiato e vinto grandi atleti, c’è una storia fra il 2001 e i mondiali del 2004 che ha fatto di Grosseto un punto di riferimento per questo sport. Poi c’è stato il 2017. L’anno prima ad Eskilstuna c’erano stati circa 1500 accreditati da sistemare logisticamente in tutto. Eravamo preparati per quella cifra ma poi ne abbiamo avuti 1800. E quei trecento in più garantisco che sono stati un numero vicino a farci tracollare, il rischio è stato fortissimo anche se non si è colto. E il lavoro che c’è stato dietro è stato di grandissima qualità. Questo Europeo ha fatto storia e la sta già facendo, a cominciare dagli spettatori presenti: i dati definitivi parlano di 36mila spettatori per un impatto economico di otto milioni. Nove-diecimila spettatori al giorno per dodici ore al giorno in una manifestazione sportiva under 20 è un dato incredibile. Un insieme straordinario di risultati insomma. E continuamente si sente parlare atleti ad europei e mondiali che hanno iniziato la loro carriera a Grosseto”
“Dopo il mondiale del 2004 ci siamo presi tredici anni – ha continuato Giomi – prima di fare un altro evento internazionale perché questi consumano, sono molto impegnativi. Più che rinunciare ad un altro mondiale, ci organizziamo diversamente. Anche l’amministrazione ha fatto il massimo nel momento in cui abbiamo iniziato a dialogare. Bisogna quindi iniziare da lontano, da un progetto triennale che riguardi tutta l’organizzazione in Italia. Abbiamo un consiglio regionale per una programmazione importante e ci candideremo a tutto ciò che è possibile, ai campionati italiani assoluti, ai campionati italiani giovanili; i campionati di marcia sono già assegnati a Grosseto, dove per la prima volta ci sarà una 35 km che sarà la preparazione alla 50 km di Berlino. Poi, la disponibilità ad organizzare la rassegna nazionale di cadetti e cadette. Ci sono tante cose sul piatto, come l’ipotesi di candidarci ai campionati europei di cross nel 2021. Organizzare un altro mondiale junior? Magari, possibilmente divertendosi di più. Ma occorre che ci sia un team forte che possa reggere l’impatto di 180 nazioni da tutto il mondo e fare un gioco di squadra con tutta la provincia coinvolgendo Follonica, Castiglione e altri paesi in maniera organica. Una città o una società da sola non ce la fa”.
È stato quindi annunciato il libro “Grosseto, storia dell’atletica” di Angelo Russo, che rivive la storia dell’atletica leggera grossetana seguendo i mutamenti sociali della città e fissando nel tempo le gesta dei tanti che hanno praticato questo sport, con un occhio alle prestazioni degli atleti di maggior prestigio e sui principali eventi.