GROSSETO – Dopo l’ottimo riscontro di pubblico di due anni fa, si rinnova – per le festività natalizie – la collaborazione fra la diocesi di Grosseto e il Rotary club Grosseto, che ripropongono una mostra d’arte presepiale.
La mostra sarà allestita nella sala “San Lorenzo” del palazzo vescovile, in corso Carducci 11 (ingresso dalla scalinata d’onore) e consentirà ai grossetani di poter ammirare una ventina di rappresentazioni della Natività realizzate dalle abili mani di artigiani presepisti dell’Associazione italiana Amici del Presepe, di San Giorgio a Cremano.
Si tratta di opere uniche, realizzate utilizzando diversi materiali e differenti tecniche espressive, tutte orientate a raccontare il mistero più grande della storia dell’umanità: Dio che si fa carne e diventa uno di noi.
L’esposizione sarà inaugurata mercoledi 13 dicembre alle ore 17 dal vescovo Rodolfo e da Umberto Carini, presidente del Rotary club di Grosseto. Al taglio del nastro interverrà anche Biagio Vallefuoco, vice presidente dell’Associazione italiana amici del presepio, che nei prossimi giorni sarà a Grosseto per collaborare all’allestimento.
La mostra resterà aperta tutti i giorni dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 17 alle 19.30, fino a domenica 7 gennaio, festa del Battesimo del Signore, che conclude il periodo natalizio
Per il Rotary Club la mostra di arte presepiale vuole essere un service offerto a tutta la città di Grosseto per godere ancora di più della bellezza che le feste natalizie sanno regale e del fascino che promana, anche in chi non è credente, la raffigurazione del presepe come messaggio di valori radicati nell’uomo. Le offerte che saranno raccolte dai visitatori, saranno devolute all’Istituto Santa Elisabetta di Grosseto.
“Il Rotary Club di Grosseto – spiega il presidente Umberto Carini – con questo service vuol ribadire la vicinanza al territorio in cui è presente. Crediamo che offrire uno spazio di artigianato artistico che aiuti i visitatori a riflettere in se stessi sui valori di pace, fraternità, solidarietà, amicizia fra i popoli, senso dell’assoluto che ci arrivano dal presepe sia un’occasione preziosa. Tutti noi, infatti, abbiamo bisogno di rallentare il frenetico scorrere del tempo per trovare spazi di bellezza, in cui in qualche modo riappropriarci di ciò che è radicato nell’animo umano e che ci appartiene anche se a volte il quotidiano della vita tende a farci dimenticare. Ringraziamo il vescovo Rodolfo, che ancora una volta ha desiderato mettere a disposizone di tutti alcuni spazi dell’Episcopio per offrirlo come luogo di incontro, di amicizia e di bellezza”.
“Ogni proposta che ha per tema il presepe mi trova convinto ed entuasista – commenta il vescovo Rodolfo – Il presepe senz’altro è un segno della nostra tradizione e anche dell’estro artigiano proprio del nostro Paese ed è per questo un valore da custodire e promuovere. Ma da cristiano permettetemi di dire che il presepe è anche qualcosa di più e di ulteriore: è il tentativo dell’uomo, coi mezzi espressivi che possiede, di provare a dire come l’infinito di Dio si sia abbassato alla nostra finitezza per rendersi prossimo di ogni uomo e di ogni donna di ogni epoca e latitudine. Francesco d’Assisi, che a Greccio ideò il presepe nella notte di Natale del 1223, fu mosso proprio da questo bisogno interiore: vedere con gli occhi della carne le ristrettezze in cui l’Amore eterno di Dio si calò nella nostra vicenda umana, in quella grotta di Betlemme, in un preciso istante della storia. Con questo sguardo invito tutti a visitare la mostra e i presepi che troverete nelle chiese. Grazie ancora una volta al Rotary per la proficua e costante collaborazione che sa intessere con la nostra Chiesa e per l’impegno che c’è dietro un service come questo”.