GROSSETO – «La nostra campagna elettorale per riprenderci il comune inizia oggi, è non sarà per amministrare la città ma per cambiarla». Leonardo Culicchi, segretario dell’unione comunale di Grosseto del Pd parla di una città che va cambiata perché non faccia «la fine di via Montebello, con tutti i negozi chiusi, e perché questo virus non si diffonda a tutta la città servono idee e una partecipazione corale di tutte le parti».
«Dobbiamo pensare le cose in un’ottica futura, un arco temporale più lungo, per lasciare qualcosa di diverso, per questo abbiamo pensato ad un nuovo strumento che si chiamerà “Noi per voi patto per le generazioni future” e che verrà presentato, con una mozione, durante il prossimo consiglio comunale, a metà dicembre, dal consigliere Marco Di Giacopo».
La mozione, che sarà presentata da Pd e lista Mascagni, ha alla base il principio della continuità amministrativa «Non ci sono più risorse che consentano grossi interventi – afferma Di Giacopo – specie nel settore delle opere pubbliche. L’idea è quella di creare una commissione, un organo che abbia al suo interno componenti politiche e civile e che resterà tale aldilà dell’esito elettorale. Dovrà esserci, da parte delle amministrazioni, un costante impegno finanziario, sia attuale che a venire. Si tratta di un organo che dovrà individuare i criteri di scelta dei componenti e del reperimento delle risorse».
Praticamente si parlerebbe di un gruppo di lavoro, con rappresentanti politici e della società civile, e con risorse da poter fare una programmazione a lungo termine, interventi che scavallerebbero le legislature e che, per questo, sarebbe difficile, altrimenti, mettere in cantiere.
«La scarsità di risorse che caratterizza le pubbliche amministrazioni necessità di strumenti nuovi per realizzare le opere pubbliche – afferma Lorenzo Mascagni -. Spesso i progetti che nascono con una amministrazione finiscono con le nuove elezioni, a volte divenendo anche motivo di lotta politica. C’è la necessità che si recuperi una dimensione anche civica. Bisogna individuare le opere strategiche per la città e questa cosa deve essere fatta da un consesso più ampio. Penso ad un palazzetto dello sport polifunzionale o alle ciclabili che progetto della vecchia amministrazione che la nuova realizzerà grazie al bando per le periferie di Renzi. È uno stimolo perché tutta la città individui le risorse. I tempi della burocrazia sono spesso lenti e serve la fantasia per trovare nuovi strumenti».
«Questo è il primo passo – sottolinea Culicchi – è una mozione che presenteremo anche negli altri Comuni, anche quelli a guida Pd. Grosseto ha bisogno di un cambiamento forte e questa è una mozione aperta, una scatola al cui riempimento tutti possono contribuire: tutto è importante, il degrado, la sicurezza ma se non puntiamo sullo sviluppo economico e tutto inutile».
Poi Culicchi ammette: «È difficile che una amministrazione possa possa portare un cambiamento radicale in un solo mandato, e le riconferme sono sempre più difficili, e quindi è logico pensare a progetti che possano essere portati avanti per più mandati». La mozione, se approvata, impegna a creare un regolamento per gestire questa “scatola”, questo contenitore di idee e progetti.