PITIGLIANO – «A seguito della riunione indetta dal sindaco su gestione della viabilità e situazione furti possiamo confermare le impressioni da noi espresse ieri». Lorenzo Olivotto, consigliere del Movimento 5 Stelle, commenta così l’assemblea pubblica con i cittadini che si è svolta a Pitigliano.
«Il sindaco ha anticipato il dibattito rivendicando proprio questa impostazione dell’amministrazione e sottolineato come fosse altresì vero che “nessuno di loro abita nel centro storico”, riferendosi ai consiglieri di maggioranza. E quello che ne è seguito, nel merito, è stata un’esposizione di un piano che raccoglie moltissimo dal programma elettorale che presentammo non solo a maggio, ma anche e soprattutto ad aprile 2012, ma che, come appunto anticipato, è stato recepito da persone prive di un’esperienza di vissuto nel centro storico».
«Non a caso il nostro intervento si è imperniato sul metodo più che sul merito – prosegue Olivotto -. Molte lacune, incongruenze ed errori del resto sono state sottolineate dal pubblico presente. Alcune di orari, altre proprio di lacuna politica. Ne riportiamo una in particolare, sull’accesso indiscriminato al centro storico. Perché un turista dovrebbe poter parcheggiare nella piazza centrale del centro storico quando storicamente e senza soluzione di continuità il problema della carenza di parcheggi è sempre stata la principale questione dei residenti? Il turista non lo pretenderebbe mai, e mai come in questo caso le due volontà sarebbero pacificamente in sintonia. Questi a nostro avviso sono errori che reiterano un modello organizzativo da fin troppo tempo in auge a Pitigliano, quello del “ci penso io”».
«Azzardavamo un “quasi gattopardesco” poche ore fa, adesso ci sembra che il modus operandi si vada a delineare proprio nella direzione di continuità con il passato. Quantomeno dalla nominale “freschezza” della giunta ci saremmo aspettati un inVito a partecipare attivamente alla costruzione, chissà, magari attraverso le consulte, che il sindaco aveva promesso per i problemi sociali. E questa non è una problematica sociale? Ed infine: che senso ha dare adesso un limite (entro il 29 novembre) per esporre opinioni e suggerimenti? Come si dice da queste parti “hanno messo il carro avanti ai buoi” – Conclude Olivotto -. E a Pitigliano c’è nebbia, nebbia fitta».