GROSSETO – «Nel corso dell’ultima riunione provinciale di Articolo Uno MDP uno dei punti fondamentali che abbiamo deciso di portare come contributo programmatico all’assemblea nazionale del 19 novembre è risultata essere la necessità inderogabile di affrontare con nettezza le storture della riforma Fornero del sistema pensionistico». Così si legge nella nota di Articolo Uno Mdp, firmata dal coordinatore provinciale di Grosseto Luca Alcamo.
«Ad assemblea svolta registriamo con piacere che la nostra posizione è condivisa ampiamente dal movimento nazionale. L’atteggiamento del governo, che ancora una volta disattende i patti firmati con le parti sociali appena un anno fa, è da considerarsi inaccettabile».
«Risulta peraltro quasi comico, se non fosse da considerarsi tragico, lo sbandierare così dette “aperture a sinistra” che nella realtà, non essendo supportate da nessun argomento politico, si concretizza solo in un lieve abbassamento del livello di arroganza manifestato dal principale partito dell’attuale maggioranza di governo».
«Per noi un mondo nel quale i nonni lavorano ignorando gli acciacchi dovuti all’età per mantenere i nipoti che a trent’anni sono ancora schiavi del precariato e della disoccupazione è un mondo che deve essere cambiato in modo radicale. Non siamo disponibili in nessun modo a svendere la serenità dei nostri anziani e il futuro dei nostri giovani per un piatto di lenticchie che va, a malapena, ad ingentilire una situazione che invece andrebbe smontata dalle fondamenta».
«Inutile scomodare improbabili pontieri se non c’è presa di coscienza del fatto che su pensioni, investimenti, welfare e fisco c’è bisogno di un drastico cambio di rotta e che il sistema è ormai drammaticamente vicino al collasso. Tornare indietro sull’aumento dell’età pensionabile non è l’unica cosa che ci divide dal PD, ma è una questione dirimente: condizione necessaria ma non sufficiente per la ripresa del dialogo. Noi stiamo dalla parte dei Lavoratori, è giunta l’ora nella quale sarebbe bene che ognuno spiegasse con chi sta».