GROSSETO – “Sul tema dell’accoglienza e dell’integrazione dei migranti c’è ancora tanto da lavorare. Fare Grosseto, in tal senso, prende spunto dalle cronache grossetane e dal disagio segnalato dei residenti di via Fiume, a causa di un locale frequentato da extracomunitari”. Lo scrive l’associazione in una nota.
“Una situazione definita insostenibile per via di schiamazzi, musica ad alto volume in orari notturni e continue colluttazioni che mettono a repentaglio anche la sicurezza della zona – prosegue Fare Grosseto – Apprendiamo dalla stampa locale che secondo gli esponenti del centrosinistra è tutto riconducibile alle parole integrazione e accoglienza, ma resta da chiedersi cosa sia stato fatto a livello politico durante i dieci anni dell’amministrazione precedente. Adesso è opportuno chiedere al Comune di Grosseto di elaborare un protocollo d’intesa da sottoporre alla Prefettura e alla direzione regionale del lavoro, per impegnare i migranti in lavori socialmente utili”.
Un provvedimento che prende spunto da situazioni simili a quella grossetana e che, nel corso del tempo, hanno dato dei risultati. “Già alcuni comuni hanno attivato percorsi di questo tipo raggiungendo buoni risultati – aggiungono da Fare Grosseto – Riteniamo che se i migranti potessero essere impegnati in lavori socialmente utili, potrebbero ricambiare l’ospitalità ricevuta e contribuire al bene della comunità che li ospita. Potrebbero sentirsi forse un po’ più “italiani” e più attaccati al territorio. Riteniamo opportuno fornire questa chance di dignità a chi prova a entrare nel tessuto sociale della nostra comunità”.
Per questo Fare Grosseto traccia la linea per raggiungere l’obiettivo finale anche all’atto pratico e non solo in teoria: “Alcuni sindaci, come avvenuto a Verona e Prato, sono scesi in campo per chiedere al ministro Minniti una normativa che preveda l’impegno di tutti i migranti in attività socialmente utili. Crediamo che sia poco rispettoso ospitare tanti migranti e dimenticarsene, considerandoli solo dei fantasmi, abbandonati e lasciati allo sbando. Proprio quello che purtroppo è sempre successo a Grosseto”.