PISTOIA – Cinque campi nomadi perquisiti, 18 arresti nei confronti di altrettante persone di etnia rom o sinti accusate di furti nelle abitazioni o sulle auto. E’ il risultato di un’indagine della squadra mobile di Pistoia, coordinata dal pm Claudio Curreli, che ha portato alla luce l’azione di intere famiglie nomadi dedite in modo sistematico ai furti. Ai raid partecipavano mariti, mogli e figli. Sono stati perquisiti cinque campi rom: a Pistoia, Buggiano, Montemurlo (Prato) e a Grosseto. 18 le persone arrestate, una anche a nella nostra provincia, mentre un anziano italiano, residente a Prato, avrebbe ricettato la refurtiva. 400 i gioielli recuperati, per 1,4 chili di oro, 82 orologi da taschino, oltre a centinaia di piccole pietre preziose, per un valore complessivo che supera i 100 mila euro.
Al momento, come spiega la squadra mobile pistoiese diretta da Antonio Fusco, sono 17 i furti al centro delle indagini, avvenuti tra gennaio e marzo scorsi nelle province di Pistoia, Prato e Firenze. 150 i poliziotti della questura di Pistoia e delle altre province toscane impegnati nell’operazione coordinata dal Servizio centrale operativo, oltre al Reparto prevenzione crimine Lazio-Sezione di Firenze, la polstrada pistoiese, il Reparto mobile di Firenze. E’ stato impegnato anche un elicottero. Secondo la polizia, dalle intercettazioni telefoniche effettuate, emerge anche un “sintomatico livello di impunità percepito” dagli arrestati: parlando con parenti e conoscenti all’estero li invitavano “a raggiungerli perché ‘qui girano i soldi’ e ‘tutti rubano'”. Le foto del materiale sequestrato sono state pubblicate sul sito della Polizia di Stato, http://questure.poliziadistato.it/bacheca/ nell’apposita sezione oggetti rubati – recuperati e ciò ha reso possibile risalire, in alcuni casi, a furti avvenuti in varie zone d’Italia.